E’ stato grazie al carabiniere di quartiere che un criminale peruviano è stato scoperto ed arrestato. Il militare, infatti, si era accorto che in quell’abitazione, nel centro cittadino di Alessandria, c’era qualcosa che non andava bene ed ha avviato i controlli insieme agli altri colleghi, che nella giornata di venerdì 12 ottobre hanno portato all’arresto di Giancarlo Achille Inchingalo Ode, di 45 anni, accusato coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La perquisizione domiciliare eseguita presso l’appartamento dell’uomo, infatti, ha consentito di rinvenire nove piante di cannabis indica dell’altezza di circa 50 cm., tre bilancini di precisione, vari contenitori contenenti semi della stesso stupefacente.

Tutto il materiale è stato sequestrato, così pure la somma in contante di diverse centinaia di euro, ritenuta in questa prima fase delle indagini, frutto dello spaccio della droga alla luce ed in considerazione del fatto che l’arrestato non risulta prestare alcun genere di attività professionale regolarmente retribuita.

Il sistema usato per coltivare le piante di marijuana in casa

Il peruviano riusciva a coltivare le piante in appartamento grazie ad un sistema artigianale ed ingegnoso di illuminazione e ventilazione che aveva adottato. Sistema indispensabile all’idonea coltivazione ed essiccazione delle piantine di marijuana.

Non solo, ma da un successivo controllo al database internazionale è emerso che Giancarlo Inchingalo era ricercato in ambito internazionale dall’Interpol ormai da molti anni per un mandato di cattura internazionale ai fini estradizionali dovendo espiare la pena di 15 anni di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti commesso in Perù addirittura nel 1998, quando aveva poco più di 30 anni.

Il peruviano, dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso presso il carcere “Cantiello e Gaeta” in piazza Don Soria ad Alessandria.

Rimarrà a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria che dovrà decidere anche in merito all’ estradizione.

 13 ottobre 2012