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ALESSANDRIA: Buoni risultati dello sportello “Rete di sicurezza” organizzato dall’Associazione Commercianti


Si è concluso in questi giorni “Rete di Sicurezza”, progetto dell’Associazione Commercianti della Provincia di Alessandria avviato nel luglio dello scorso anno, nato con l’obiettivo di prevenire le frodi on line e i reati telematici.

Il progetto, realizzato nell’ambito del Bando provinciale in materia di sicurezza integrata, finanziato dalla Provincia di Alessandria anche tramite risorse della Regione Piemonte (in attuazione della L.R. 23/2007) e avviato in collaborazione con la Camera di Commercio, la Prefettura e la Polizia Postale, ha visto lo svolgersi di diverse attività: l’attivazione di uno sportello di assistenza e consulenza presso l’Ascom, la creazione del sito www.retedisicurezza.al.it con le informazioni per orientarsi nel mondo del web e i manuali digitali scaricabili, l’iniziativa “Rete di sicurezza Junior”, percorso di educazione alla sicurezza informatica per bambini e ragazzi, l’elaborazione del marchio “Acque Sicure”, certificazione per i siti di e-commerce considerati sicuri per gli acquirenti.

 

LO SPORTELLO: I RISULTATI

Lo sportello attivato presso l’Ascom ha offerto a titolari di aziende del terziario (come alberghi, negozi, ristoranti) informazioni per realizzare, implementare, adattare il proprio sito di e-commerce, operando nel rispetto delle norme e utilizzando i più avanzati standard di sicurezza e ha prestato assistenza alle vittime di reati informatici o di frodi on line, operando in sinergia con la Polizia Postale. L’assistenza è stata erogata grazie alla presenza di consulenti informatici, legali ed esperti di e-commerce .

Ecco l’identikit di coloro che si sono rivolti allo sportello.

La fascia d’età prevalente è quella compresa tra i 35 e i 44 anni (36%), seguita immediatamente dalla fascia 45-54 anni (23%).

Relativamente alle modalità tramite cui l’assistenza è stata richiesta, si è registrato il 51% di persone che si sono recate fisicamente allo sportello e il 49% di persone che hanno utilizzato le possibilità offerte dal progetto: il contatto telefonico, anche con l’ausilio del collegamento, tramite pc in modalità remota, tra il consulente e l’utente.

Per quanto riguarda il tipo di assistenza offerta, la maggior parte delle richieste è pervenuta riguardo agli acquisti on line (23%) e al mondo dei social network (23%). Seguono le richieste relativamente al marchio “Acque Sicure” (18%), le richieste di assistenza per presunti raggiri o truffe on line (11%) e le richieste di informazioni per realizzare o implementare un sito di e-commerce (10%).

Relativamente alla provenienza di coloro che hanno utilizzato lo sportello, il 90% è della provincia di Alessandria, mentre il 10% è arrivato da fuori provincia.

 

“Analizzando i dati sulle consulenze erogate dallo sportello – dichiara il Presidente provinciale Ascom Luigi Boano – emerge un forte interesse per il commercio elettronico: oltre la metà delle richieste di informazioni (sommando acquisti on line, marchio “Acque Sicure” e realizzazione o sviluppo sito e-commerce si arriva al 51%) riguardano l’e-commerce. Questa è la dimostrazione che sia le aziende sia i consumatori sono sempre più proiettati verso il web, per la comodità e la facilità di accesso e per le enormi opportunità che esso offre in termini di business e di ampiezza del mercato. E questo ci fa piacere perché ci conferma che l’aver attivato uno strumento di assistenza tecnica ai commercianti e agli imprenditori, affinchè operino nel rispetto di tutta le norme di sicurezza, è stata una scelta corretta, che va nella medesima direzione dell’evoluzione del commercio”.

“Anche l’elevata percentuale di utilizzo della modalità di contatto tramite telefono e pc – continua Boano – dimostra che, sempre più, si tende a non spostarsi se la tecnologia ci consente di effettuare le medesime operazioni senza muoversi. Un ulteriore elemento di riflessione è l’interesse dimostrato per i social network, che rappresenta il 23 % di tutte le informazioni erogate: questo dato ci dimostra che sempre più la comunicazione si diffonde tramite questi mezzi e concretamente ci ha spinto a pubblicizzare ad esempio l’iniziativa, anche tramite campagne su facebook.”.

 30 ottobre 2012

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