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TORTONA: La Corte dei Conti chiede al Comune che immobili ha venduto per sanare i conti. Purtroppo nessuno. Guai in vista?

Otto righe, a firma dell’avvocato Giancarlo Astegiano, lo stesso che ha trattato la vicenda che ha portato al dissesto il Comune di Alessandria. Questa la lettera della Corte dei Conti di Torino ricevuta dal Comune di Tortona lunedì pomeriggio.

Una nota che rischia di essere una nuova tegola sui conti del Comune, perché la Corte vuole conoscere a che punto è la situazione relativa agli interventi che la Giunta – Berutti doveva mettere in atto per sanare il Bilancio comunale.

La missiva riguarda ancora il Bilancio 2010, quello cioè che è stato chiuso in passivo di 3 milioni e mezzo di euro per il mancato introito dovuto alla vendita di Farmacom, la società che gestisce l e farmacie. Cosa succederà quanto verrà analizzato il Bilancio 2011 che ha chiuso con un passivo quasi doppio di questo e non ci saranno più immobili da vendere di un certo rilievo perché il Comune avrà probabilmente avrà già dato fondo a tutte le risorse?

Ma questo riguarda gli sviluppi futuri: per ora il Comune deve concentrarsi sui rilievi che la Corte dei Conti fa per il Bilancio 2010

Nella lettera inviata al Comune l’avvocato Giancarlo Astegiano della Corte dei Conti (chiede al sindaco Massimo Berutti di fornire un aggiornamento della situazione finanziaria del Comune con particolare riferimento alla questione delle dismissioni immobiliari, all’aumento e alla durata dell’eventuale anticipazione di tesoreria avvenuta nel 2012 e all’eventuale incasso di ulteriori residui attivi e alla situazione della società ATM.

Purtroppo il Comune e di Tortona dall’ultima lettera del 7 maggio scorso con cui rispondeva ai rilievi della Corte dei Conti garantendo di ripianare i debiti attraverso la vendita di immobili, non è riuscito a vendere praticamente nulla perché tutti i tentativi non sono andati a buon fine.

Nessuno ha voluto acquistare le reti, le azioni dell’Asmt, il parcheggio in via Piemonte. Cosa rispondere quindi alla Corte dei Conti? Che non è stato venduto nulla e che tutti i tentativi di ripianare i debiti avviati dalla Giunta sono naufragati? Emulare il Comune di Alessandria e Rita Rossa che si è presentata davanti ad Astegiano dicendo che lei ha fatto il possibile ma che non sapeva più a che santo votarsi per ripianare il Bilancio, consegnando il Comune al dissesto?

Per evitare questo, il comune sembra intenzionato a prendere tempo, a rispondere alla Cote dei Conti soltanto dopo il 14 settembre, quando scadrà il bando per la vendita dell’ex mercato coperto e di Palazzo Leardi gli unici due immobili che il Comune potrebbe vendere incassando oltre 4 milioni di euro.

L’unica boccata di ossigeno, per ora, che consentirebbe al Comune di tirare un sospiro di sollievo, di tamponare i debiti e allentare il fiato sul collo della Corte dei Conti.

In questo momento, quindi il destino di Tortona sembra tutto nelle mani degli imprenditori edili che a suo tempo avevano presentato offerte per l’acquisto dei due immobili: la ditta “Ecocity” dell’imprenditore Giuseppe Mutti e la Codelfa.

 5 settembre 2012

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