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LETTERE IN REDAZIONE: Non confondiamo gli assessori e i politici con i dipendenti pubblici onesti

Gentile direttore, vorrei ringraziarla per avere pubblicato l’articolo relativo al rimborso spese degli assessori provinciali. Vorrei che pubblicasse anche questa mia risposta; sono una dipendente pubblica e vorrei che l’opinione generale sugli impiegati cambiasse. Partendo proprio da questi rimborsi spese (ma la lista degli sprechi è molto più lunga, tra Enti locali, Regioni, Ministeri, segretari, portaborse……) vorrei che le persone capissero che non sono gli impiegati i “parassiti” della società come siamo stati definiti.

Siamo lavoratori che, come tutti gli altri, cercano di portare a casa lo stipendio per la propria famiglia e vi assicuro che a me la benzina (50 Km. al giorno tutti i giorni) non me la rimborsa nessuno! A parte i fannulloni che effettivamente ci sono ma perchè evidentemente glielo lasciano fare, noi rilasciamo “pezzi di carta” che però permettono di lavorare a imprese e privati, e lo facciamo nei tempi e nei modi previsti dalla legge se no siamo passibili di ricorsi.

E siamo un po’ stanchi di essere additati come quelli che guadagnano un sacco di soldi sulle spalle della gente…. E’ vero, girano un sacco di soldi ma non nelle nostre tasche! Se a me tolgono un euro dallo stipendio mensile perchè ho chiesto un permesso per fare gli esami del sangue, o tagliano la carta igienica, mi sta bene, ma non è così che si risolvono i problemi…. Bisognerebbe cominciare a tagliare, ma per bene! Grazie per l’attenzione.

Una dipendente pubblica



 10 settembre 2012

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