Purtroppo, però, da qualche tempo a questa parte, persone “giuste” ci hanno lasciato e andandosene per sempre hanno consegnato alla memoria un insegnamento, un ricordo che non devono svanire insieme al loro corpo: è accaduto per Silvia Salvarezza, per Franco Mutti ed ora per Alessandro Spanu.
Erano miei amici, sono orgoglioso di dirlo, ma soprattutto condividevamo degli ideali, quello della difesa dell’ambiente in particolare.
Sandro Spanu, l’ho conosciuto qualcosa come venticinque anni fa, nell’associazione “Italia Nostra”: erano i tempi del Movimento Verde Tortonese, i tempi in cui nascevano le Liste Verdi, il 1990 quando con il 10% Sandro divenne consigliere comunale; poi ci fu un’altra esperienza significativa, ai tempi di Bonavoglia, quando fu assessore.
Spanu era un ambientalista sincero, duro.
Era uno che credeva nella difesa dell’ambiente e della natura e che pensava che l’ambientalismo fosse trasversale a qualsiasi partito: forse per questo lasciò perdere i Verdi quando diventarono “di sinistra”, mentre lui appoggiava Bonavoglia, altro uomo giusto che ci ha lasciato troppo presto.
Sandro Spanu non ha mai smesso di portare avanti le battaglie in difesa della città e dell’ambiente: solo poco tempo fa ci eravamo sentiti per alcune questioni ecologiste.
Questa è la storia da ricordare.
Per il resto, Sandro, c’è il cuore e quello non c’entra con la politica, con le battaglie ambientaliste, con tutto il resto…
E il mio cuore ora, come in un gioco assurdo, non riesce a smettere di pensare a quelle notti, alla fine degli anni Ottanta, quando, terminate le riunioni, tu ed io tornavamo a casa da Palazzo Orsi alle vie del centro e continuavamo a parlare di ambiente: io ero solo un ragazzo vivace e ardito; tu un uomo maturo e sicuro, uno dei pochi maestri veri che ho incontrato nella mia vita.
Questo volevo dirTi.
Grazie!
Danilo Bottiroli
17 settembre 2012