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ALESSANDRIA: L’Atm in ginocchio perché il Comune è ‘moroso’ di 20 milioni. “Così non possiamo pagare gli stipendi”

Se il Comune di Alessandria non provvede a pagare i 20 milioni di debito che ha nei confronti dell’Azienda Trasporti Municipalizzati (ATM) sarà sempre più difficile pagare gli stipendi del personale e provvedere altresì a sostituire i mezzi obsoleti.

Questa la denuncia del presidente dell’ATM Gian Paolo Cabella fatta martedì pomeriggio durante la riunione della Commissione consiliare Sviluppo del Territorio presieduta da Giancarlo Cattaneo.

Una riunione dove i vertici dell’ATM hanno difeso il loro operato e spiegato perché l’azienda è in ginocchio e si trova in una situazione tale da mettere a rischio addirittura il suo futuro.

IL presidente ATM Gian Paolo Cabella e il Direttore Pierluigi Calizzano

“Siamo una delle poche Aziende Municipalizzate di Alessandria che ha chiuso il bilancio in pareggio – ha detto Cabella – il problema, però è la mancanza di liquidità: il Comune deve all’ATM ben 20 milioni di euro, se non ci paga non possiamo fare nulla. I pochi soldi che riusciamo ad utilizzare per pagare il personale sono quelli che incassiamo dalla gestione dei parcheggi. Nel 2007 il debito del Comune era di 7 milioni, adesso è quasi triplicato.”

Un debito enorme se si pensa che il Bilancio complessivo dell’Azienda è di 17 milioni di euro.

I consiglieri comunali hanno sollevato anche il problema dei mezzi dell’ATM che circolano sulle strade cittadine, ormai obsoleti: nessuno Euro 5 e soltanto il 25% tra euro 3 e 4. mezzi vecchi che creano problemi all’utenza, anche difficili da guidare e che inquinano.

“E’ vero – ha aggiunto Cabella – i mezzi sono vecchi ed obsoleti, viaggiamo grazie al cannibalismo sui medesimi e alla bravura dei nostri meccanici. Abbiamo anche ricevuto un finanziamento dalla regione Piemonte per poterne acquistare ben 17 autobus nuovi, il problema però è sempre lo stesso cioè mancanza di soldi, perché il contributo regionale per l’acquisto di nuovi mezzi ammonta solo al 60% del costo, il restante 40% deve pagarlo l’ATM. E se il Comune che è il nostro unico cliente non ci paga quello che ci deve, non possiamo effettuare alcun acquisto,. Impensabile rivolgersi alle banche: avevo cercato un prestito di sole 150 mila euro per pagare gli stipendi a luglio e ce lo hanno negato, figuriamoci se dovessimo chiedere i soldi per acquistare i 17 autobus.”

RIDUZIONE DELLE CORSE E ASSENTEISMO DEI DIPENDENTI

Consiglieri comunali e pubblico presenti in sala

Per risparmiare sui costi il Comune di Alessandria, ha chiesto la riduzione di alcune corse: l’Atm sta provvedendo allungando i tempi dei passaggi su aLcune linee che vengono aumentati: “questo – ha concluso cabella porterà ad un risparmio di circa 400 mila euro all’anno nel bilancio dell’azienda, però non comporterà una riduzione del personale perché malgrado i 231dipendenti eravamo sotto organico rispetto alle necessità.”

Alcuni consiglieri comunali, però hanno sollevato il problema dell’elevato tasso di assenteismo dei dipendenti in alcuni settori dell’azienda: gli autisti l’ 8% ma gli impiegati addirittura il 29%.

“Il problema – ha replicato il direttore generale dell’ATM Pierluigi Calizzano – nel settore impiegatizio è dovuto soprattutto alle maternità e al fatto che molti dipendenti hanno avuto lunghe malattie.”

 11 settembre 2012

 

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