L’UPPI (Unione Piccoli Proprietari Immobiliari ha inviato al sindaco, Maria Rita Rossa, una nota per esprimere il momento di grande difficoltà derivante dall’aumento delle aliquote IMU nella misura massima consentita, reso obbligatorio dallo stato di disseto del Comune.
“L’UPPI – scrive il presidente, Aldo Chiesa – ha operato a tutti i livelli politici, perché fosse recepita la straordinarietà dell’IMU in relazione alla crisi economica che sta attraversando la nostra nazione. Mai ha paventato proteste estreme o cavalcato proclami di fazioni politiche, inneggianti alla disubbidienza fiscale, ferma nella convinzione che i sacrifici sarebbero stati distribuiti a tutte le categorie e che le amministrazioni pubbliche avrebbero operato misure fuori dall’ordinario al fine di diminuire le spesse correnti e straordinarie”.
L’Associazione chiede che siano resi pubblici gli introiti dell’IMU, per confrontare i dati stimati con quelli reali. Chiede poi di poter conoscere le misure adottate dal comune per diminuire la spesa pubblica “e se sono state impartite disposizioni alle Direzioni interne all’Amministrazione Comunale e ai consigli di amministrazione delle società municipalizzate e partecipate, al fine di ottenere risparmi negli anni futuri”. Ciò al fine di poter diminuire al più presto la pressione fiscale che, ai livelli attuali “risulterebbe insopportabile”.
Viene ricordato come la crisi abbia colpito la quasi totalità dei settori produttivi e che, in questa situazione “mantenere certi livelli di spesa e di retribuzione negli enti pubblici risulta stridente e inopportuno. Nella convinzione che non sia più accettabile continuare a far ricadere sui cittadini quegli sprechi e quei privilegi che purtroppo sono il risultato di politiche poco competenti e molte volte clientelari, l’UPPI ritiene necessario che l’Amministrazione convochi le associazioni di categoria e riferisca in merito alle iniziative, tutte, assunte per la riduzione della spesa pubblica”.
27 settembre 2012