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Venti comuni colpiti dal maltempo nel casalese: uva e colture distrutte al 80%. Questi i dati della Cia

I chicchi di grandine caduti nel casalese

La Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) fa il bilancio della pesante grandinata che domenica 5 agosto alle ore 18.45 ha colpito 20 comuni delacasalese. Per dieci minuti sono caduti enormi chicchi di grandine che hanno causato notevoli danni alle colture.

La Cia – Confederazione italiana agricoltori di Alessandria è stata immediatamente presente sul territorio con il presidente, Carlo Ricagni, il vice presidente nonché presidente della zona di Casale, Gian Piero Ameglio, e il direttore, Giuseppe Botto.

Solidarietà da parte della Confederazione agli agricoltori che hanno visto compromesso il lavoro di questi mesi e che si potranno avvalere, per il risarcimento dei danni, se fatta, dell’assicurazione sulle colture.

“I danni – evidenzia Gian Piero Ameglio – sono ingenti. Sicuramente la produzione di quest’anno si può considerare compromessa. Per le colture pluriennali come la vite e il nocciolo dovremo aspettare l’evolversi della ripresa vegetativa per capire se sarà messa in discussione anche la produttività del prossimo anno”.

“Sempre più – sottolinea Carlo Ricagni – dobbiamo sensibilizzare gli imprenditori agricoli a utilizzare lo strumento dell’assicurazione quale sistema di difesa dalle avversità atmosferiche”.

La fascia colpita comprende i comuni di Ozzano Monferrato, San Giorgio Monferrato, Serralunga di Crea, Cella Monte, Sala Monferrato, Treville, Ponzano, Castelletto Merli, Murisengo, Villadeati, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Cereseto, Solonghello, Alfiano Natta, Cerrina e Villamiroglio, oltre che parte dei comuni di Rosignano Monferrato, Moncestino e Mombello.

Sulla vite e il nocciolo i danni si aggirano intorno all’80 – 100%, così come per mais, girasole e soia.

Ingenti danni alle strutture anche a causa del forte vento che ha accompagnato la grandinata soprattutto a tetti e vetri di case e capannoni, nonché alle auto.

Va ricordato che, a differenza di quanto avviene per i danni alle colture per cui non ci sono contributi pubblici post evento e l’unica forma di risarcimento è legata all’essere assicurati, per le strutture agricole sono erogabili contributi a fondo perduto, previsti da normative nazionali o regionali.Molti alberi divelti e cassonetti per la raccolta dei rifiuti rovesciati.

Per quanto riguarda la vite, a cura del Comitato di Difesa Casalese, è stato redatto un bollettino con le prime indicazioni di difesa per la vegetazione rimasta.

 9 agosto 2012

 

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