Abbiamo detto che un modo per impedire l’impoverimento della città e delle sue attività economiche è quello di far sì che la gente spenda i suoi soldi a Tortona, perché, malgrado la crisi, la gente spende (anche se di meno) e lo fa anche per mangiare e svagarsi.

Un cittadino che lavora 5/6 giorni alla settimana, una volta terminato l’orario di lavoro cosa fa? Esce per fare la spesa o per svagarsi.

Ma cosa offre Tortona ai suoi abitanti? Poco o nulla. A parte poche eccezioni, domenica pomeriggio la città è deserta: negozi chiusi, poca gente in giro e nessuna manifestazione in grado di costituire un incentivo o anche una semplice “scusa” per indurre i tortonesi ad uscire dalla propria abitazione e recarsi in centro.

La gente, allora si sposta, raggiunge le città vicine: Salice Terme, Alessandria, le valli, o altre mete anche più distanti perché sente il bisogno di divertirsi o anche semplicemente per motivo o di svago.

Single e famiglie vanno alla ricerca di divertimenti che non trovano a Tortona, di iniziative e manifestazioni perché hanno bisogno di svago.

In alternativa rimangono in casa, davanti al computer o alla televisione senza spendere un centesimo perché non hanno alcun incentivo ad uscire di casa. Spenderanno i pochi soldi che hanno altrove.

Questa semplice analisi è suffragata dal fatto che basta una semplice manifestazione come Cantarà e Catanaj per riempire le strade di persone, molte della quali provenienti da fuori città.

Persone che passeggiano per le vie di Tortona e che bene o male spendono: un gelato, un caffè al bar, acquisti nei rari negozi aperti, o al supermercato, altri si fermano anche dopo cena e vanno al cinema o al ristorante.

Insomma c’è movimento, soldi (anche pochi) che girano: acquisti, anche rari che comunque in una qualsiasi altra domenica dell’anno non vengono effettuati.

Certo un’economia non può basarsi solo su pochi acquisti domenicali, ma comunque è un inizio, un modo per combattere la crisi, per impedire il depauperamento della città.

Ed è un modo per incentivare l’afflusso di gente da fuori.

 

OGNI DOMENICA UN EVENTO: ECCO PERCHE’ SI PUO’

Un errore che stanno facendo tutti i Comuni, compreso quello di Tortona, è di effettuare “tagli” alla cultura e alle manifestazioni ritenendolo il settore meno indispensabile all’economia di una città. Niente è più sbagliato, perché noi, tutti quanti, abbiamo bisogno di momenti di svago ed intrattenimento e difficilmente vi rinunciamo.

Per questo motivo, a maggior ragione è importante puntare in questo settore ed organizzare eventi e manifestazioni.

 

Ubicazione logistica delle manifestazioni

Tortona, per merito della sua conformazione, con una lunga isola pedonale inframmezzata da piazze e piazzette, è una città che si presta molto ad ospitare manifestazioni sia d’estate che d’inverno.

Nella bella stagione le manifestazioni potrebbero essere organizzate in una o in più piazze del centro storico: Gavino Lugano, Duomo, Julia Derthona, al limite anche piazza Malaspina, oppure lungo l’asse della via Emilia o in via Carducci tutte vietate al traffico.

In caso di pioggia improvvisa o temporale durante la bella stagione sarebbe sufficiente spostare la manifestazione sotto i portici senza alcuna spesa o difficoltà.

I parcheggi per chi viene da fuori ci sono: piazza Milano, delle Erbe o il sotterraneo alla ex caserma Passalacqua. Quest’ultimo comodo anche in caso di maltempo: a soli tre minuti a piedi da largo Borgarelli e dai portici Frascaroli, per cui durante la bella stagione non solo le manifestazioni possono essere organizzate anche in caso di maltempo, ma non viene neppure pregiudicata la partecipazione perché la comodità del parcheggio sotterraneo consente di raggiungere facilmente i portici in pochissimi minuti.

Durante la stagione invernale quando le condizioni meteo sono proibitive per organizzare manifestazioni all’aperto si può utilizzare il museo Orsi. Una grande spazio al coperto riscaldato praticamente sempre vuoto che si presta ad ospitare ogni genere di iniziativa.

Anche in questo caso il parcheggio è comodo, situato proprio a fianco del museo Orsi con una grande capacità.

Inoltre se il museo orsi non è sufficiente oppure si vogliono organizzare ulteriori iniziative, si può sempre utilizzare la sala dello Ial di proprietà del Comune che si trova proprio a fianco del museo oppure, le sale del Centro Giovani Off, anche questo di proprietà comunale.

Insomma questa zona nord della città, spesso dimenticata, nella stagione invernale potrebbe essere finalmente valorizzata.

 

Il progetto

L’idea di base nasce non solo dalla possibilità di sfruttare la conformazione di Tortona e le strutture esistenti come il museo Orsi, ma anche le numerose associazioni e l’attività che queste svolgono.

Alla fine del progetto, in un capitolo a parte, spiegheremo come, utilizzando fondi ridotti e praticamente ciò che viene attualmente destinato alla cultura e alle manifestazioni, sia possibile organizzare un evento ogni domenica.

In realtà alcuni eventi la domenica, sono già presenti in città, come l’apertura della Pinacoteca della Fondazione, oppure le mostre che nel periodo invernale vengono allestite a palazzo Guidobono, ma si tratta di manifestazioni “di contorno” che andrebbero sicuramente valorizzate all’interno del progetto.

Un progetto che, comunque, deve nascere su un singolo evento attorno al quale, poi, possono ruotare o essere aggiunte ulteriori manifestazioni e formare tutta una serie di eventi concatenati che il turista o il tortonese trova a suo disposizione e praticamente gratis.

Altro aspetto importante è quello di realizzare un programma stabile con un precisa connotazione per ottenere anche una fidelizzazione dell’utenza in modo che la gente sappia che quella determinata domenica a Tortona c’è quell’evento o quella tipologia di evento, anche se non viene pubblicizzato con manifesti o spazi pubblicitari sugli organi di informazione.

Un esempio? La gente sa che l’ultima domenica di aprile, settembre e novembre c’è Cantarà e Catanaj: il Comune spende soldi in inserzioni pubblicitarie, ma potrebbe anche evitarlo perché si tratta ormai di un appuntamento consolidato che la gente sa che esiste.

La stessa cosa dicasi per il Piano di Rilancio che stiamo illustrando.

La prima domenica di ogni mese, ad esempio potrebbe essere dedicata sempre e solo all’aspetto ludico, ai giochi e divertimenti, con tornei e manifestazioni per grandi e piccini; la seconda domenica del mese alla cultura, alla storia e alla musica; la terza domenica al fai da te, alle associazioni, alla solidarietà e allo sport e la quarta domenica di ogni mese alle eccellenze del Tortonese, prodotti locali, al settore del commercio e dell’artigianato.

Ogni domenica una precisa connotazione e per quei mesi in cui le domeniche sono 5 vorrà dire che per 4 domeniche all’anno non verrà organizzato nulla. Giusto per “staccare” L’aspetto importante è che la gente sappia che la prima domenica ha una certa e precisa connotazione che sarà sempre quella, così come la seconda, la terza e la quarta.

Nei prossimi articoli spiegheremo dettagliatamente come poter organizzare tutto questo e cosa organizzare nei minimi particolari sfruttando le risorse già a disposizione del territorio.

Angelo Bottiroli



2 – (continua)

Tutti gli articoli sul Piano di Rilancio li trovate nella sezione Tag sotto la dicitura Tortona – Il Rilancio

 29 agosto 2012