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TORTONA: Il Comune si rimangia l’impegno e perde 4 milioni di euro di finanziamenti

L’area Dellepiane oggetto dell’intervento vista dall’alto

“Questo è un progetto molto importante per la città di Tortona ed è un’opportunità da non perdere.”

Così aveva dichiarato il sindaco, Massimo Berutti il 2 gennaio scorso, in occasione dell’approvazione del progetto definitivo di riqualificazione dell’area Dellepiane che nelle intenzioni della maggioranza avrebbe dovuto ospitare nuove aziende e favorire soprattutto l’imprenditorialità giovanile.

Il Comune oggi dice definitivamente addio a quel progetto e perde un finanziamento a fondo perduto di oltre 4 milioni di euro perché non ha trovato i soldi per pagare la somma di sua competenza, circa due milioni di euro.

Una somma che il Comune aveva già deciso in che modo reperire. E lo aveva detto lo stesso Berutti: “La Regione Piemonte ha finanziato quattro milioni di euro – aveva dichiarato il primo cittadino – e l’amministrazione comunale comparteciperà con un cofinanziamento pari a 1,9 milioni di euro. Le modalità possono essere due: immettere liquidità oppure procedere con una compensazione immobiliare come prevede il Testo Unico dei Lavori Pubblici. Nei prossimi mesi faremo tutte le valutazioni necessarie, ricorsi permettendo.”

Il ricorso a cui si riferiva il primo cittadino era quello dell’ex mercato e palazzo leardi, vinto da Comune. Ora gli immobili potranno essere venduti e il Comune avrebbe potuto trovare i soldi necessari, ma adesso ha cambiato idea.

“Con molto rammarico – ha annunciato oggi il sindaco – dovremo rinunciare alla realizzazione del progetto di riqualificazione dell’ultimo lotto dell’area Dellepiane. Una decisione molto sofferta, ma, in questo momento di forte difficoltà economica, abbiamo dovuto fare delle scelte sulla base di altre priorità, quali i servizi primari per il cittadino”.

“Avremmo dovuto decidere entro il mese di agosto o, al più tardi, entro i primi di settembre, la copertura finanziaria – commenta il primo cittadino -. La Regione Piemonte aveva delle scadenze da rispettare per non perdere il finanziamento europeo. Purtroppo, noi, in questo momento non riusciamo a rispettare queste tempistiche, in quanto non possiamo garantire la copertura finanziaria immediata per la parte di nostra competenza”.

“In un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo – prosegue il sindaco, Massimo Berutti – e che ci ha visto costretti a chiedere notevoli sacrifici alle famiglie, sia con l’applicazione dell’aliquota massima dell’IMU sia con l’adeguamento delle tariffe dei servizi a domanda individuale, riteniamo sia di fondamentale importanza sostenere altre priorità”.

Sul progetto, però si erano addensati già all’epoca alcuni dubbi: “avevo fatto presente all’epoca – dice Paolo Ronchetti – che la delibera in cui si approvava il progetto definitivo era carente del visto del dirigente finanziario. Ero stato criticato all’epoca per aver sottolineato l’incongruenza. I fatti mi hanno dato ragione ancora una volta.”

L’immobile di cui stiamo parlando è lo stesso in cui verrà rimosso l’amianto.

Non entriamo nel merito delle decisioni del Comune, ma una volta rimosso l’amianto cosa succederà al fabbricato? Rimarrà così fino alla notte dei tempi, verrà venduto al privato o…….?

 9 agosto 2012

 

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