Che nel nostro paese sia ormai inderogabile un ricambio generazionale in tutti i settori, pubblici e privati, che dia spazio ai giovani e alla donna Ë un fatto inconfutabile.

I giovani si sa per natura sono portatori sani di entusiasmo, idee, iniziative e dinamicità con un ampia apertura mentale tipica della loro età e sopratutto per quelli che entrano in politica, o nelle aziende pubbliche, di solito almeno nella fase iniziale non sono ancora intaccati dal tarlo della corruzione, oltre a non essere ancora avvezzi ai giochetti politici e compromessi vari.

Questo però non deve necessariamente portarci a fare di tutte le erbe un fascio e cioé a casa tutti i politici attuali e avanti con i giovani, che poi Ë quello che propaganda Beppe Grillo con il suo Movimento 5 Stelle.

Venendo alle cose di casa nostra, possiamo prendere ad esempio quello che Ë successo nell’ultimo e recente Consiglio Comunale, dove erano all’ordine del giorno argomenti di estrema importanza fra cui:

La costituzione di un Azienda Speciale multiservizi (per mantenere un servizio sociale indispensabile e salvaguardare il posto di lavoro di 70 persone)

Alla luce di quanto sopra, a cittadini e lavoratori sorgono però spontanee le seguenti domande, a cui andrebbero date delle risposte immediate e concrete:

Perché si Ë dovuto costituire Costruire Insieme, visto che esisteva già ASPAL come Azienda speciale?

Quali certezze ci sono che la nuova Azienda speciale assuma i 70 lavoratori comunali a tempo indeterminato in carico all’ASPAL?

Nell’ipotesi remota che il ricorso presentato al TAR dall’opposizione fosse accolto, che fine faranno tutti i lavoratori assunti da Costruire Insieme, resterebbe la soluzione della Cooperativa con tutte le conseguenze del caso?

Pier Carlo Lava



 23 agosto  2012