Con questa lettera voglio denunciare un fatto molto grave avvenuto presso la ASL di Novi Ligure.
Mi riferisco al modo in cui il personale medico e non, ha condotto la visita medica per decidere se attribuire o meno, l’indennità di accompagnamento a mia nonna: mia madre è entrata nella stanza con mia nonna, ottantaseinne con cancro, metastasi diffuse e problemi di deambulazione con assenza di equilibrio in posizione eretta (premetto che dopo 3 giorni dalla visita è rimasta semiparalizzata alle gambe e pertanto non si alza più dal letto), si è trovata di fronte due signore/ine che quando hanno finito di sghignazzare e parlare dei fatti loro, l’hanno degnata di uno sguardo, giusto per chiedere le generalità, mentre il medico si è rifiutato di leggere le analisi mediche e non le ha fatto alcuna domanda per valutare l’eventuale stato confusionale in cui versa mia nonna.
La valutazione dal punto di vista neurologico è stata chiederle di alzarsi dalla sedia a rotelle, per verificare con i loro occhi che lei subito cadeva, del resto porta il pannolone anche per l’impossibilità di andare autonomamente in bagno con le proprie gambe. Questa visita, a parer mio, è stata condotta in totale assenza di serietà e professionalità.
Ad oggi mia nonna è su una sedia a rotelle, mia madre non può sollevarla perchè ha la schiena ricurva in quanto rovinata dall’aver assistito suo padre anni prima, mio padre ha avuto il cancro e ha dei problemi di salute a sua volta e non possono affrontare le spese per inoltrare un eventuale ricorso tramite avvocato, procedura peraltro infinita. Mi sono rivolta alle assistenti sociali per avere un posto in una casa di riposo, ma sono pratiche lunghe, le rette delle case di riposo, per un pensionato normale, sono inavvicinabili come stipendiare una badante in regola.
Vorrei concludere con quanto è scritto sul sito INPS alla voce indennità di accompagnamento e domandarmi perchè la legge ancora una volta non è uguale per tutti e perfavore basta far vedere in tv servizi sui falsi ciechi, a causa loro, attualmente persone bisognose come mia nonna, stanno morendo in situazioni di grave disagio e senza alcun aiuto.
Dal sito INPS: ” l’indennità di accompagnamento, o assegno di accompagnamento, è un sostegno economico statale pagato dall’Inps, al quale hanno diritto gli invalidi civili al 100 per cento – con incapacità di deambulare o bisognosi di assistenza continua – che non siano ricoverati gratuitamente presso strutture pubbliche per più di un mese “.
Anna P.
23 agosto 2012