Inizia oggi una rubrica per dare voce alle minoranze, a chi, cioé, ha un’opinione diversa dalla stragrande maggioranza delle persone. Una rubrica per dare spazio anche alle opinioni di coloro che vedono i fatti da un’altra angolazione, un  punto di vista diverso da quello comune.

La rubrica nasce con lo scopo di garantire una pluralità di opinioni e di dare voce anche a quelle minoranze spesso silenziose che non hanno il coraggio di far sentire la loro voce perché non in sintonia col resto dell’opinione pubblica.

Una rubrica che nasce con lo scopo di aprire una discussione, di sollevare dubbi e perplessità su quella che alla maggioranza della gente sembra una decisione sacrosanta e giustificabile, ma che per altri non è condivisibile.

Una rubrica aperta, ovviamente, al contributo di tutti coloro che vorranno parteciparvi inviando email.

************************

Iniziamo subito con l’affrontare il problema dei circa 500 dipendenti delle Aziende Partecipate di Alessandria, soprattutto di AMIU e ATM che hanno deciso di entrare i sciopero perché non hanno voluto accettare l’offerta che la prefettura e il sindaco di Alessandria avevano fatto per avere almeno il 90% dello stipendio.

Hanno preferito cioè rinunciare a percepire lo stipendio solo perché in cambio dell’anticipo dovevano aprire un conto corrente bancario presso la banca di Legnano che poi è l’ex cassa di Risparmio di Alessandria dove molti lavoratori hanno già il conto e quindi avrebbero dovuto solo accettare l’offerta. Un  conto corrente che, con ogni probabilità, avrebbero potuto tranquillamente chiudere una volta terminata l’emergenza.

I lavoratori hanno preferito entrare autonomamente in sciopero, perdere oltre 60 euro di stipendio al giorno, rischiare di essere denunciati per interruzione di Pubblico servizio, minacciare di non raccogliere più i rifiuti creando problemi di igiene oppure sospendere le corse degli autobus pur di non sottoscrivere l’impegno.

Il tutto a discapito degli altri cittadini che pagano le tasse che invece hanno diritto a vedere raccolta la spazzatura o ad usufruire del servizio di trasporto pubblico.

Ma è giusto tutto questo? E’ giusto il comportamento dei 500 lavoratori oppure denota una forma di egoismo e disinteresse verso gli altri concittadini? Non è che i 500 lavoratori di ATM, AMIU ed ASPAL si stanno comportando esattamente come i loro datori di lavoro che criticano tanto perché si disinteressano dei loro bisogni e non pagano gli stipendi?

Non è che i 500 lavoratori stanno facendo la stessa cosa nei confronti di tutti gli altri alessandrini che pagano un disservizio per colpe non loro?

Accusano i politici di non avere rispetto del loro lavoro, ma loro hanno rispetto degli altri alessandrini?

 

ALTRA QUESTIONE

E’ giusto che io (alessandrino) pago le tasse e mi aspetto che i rifiuti siano raccolti perchè il Comune con le mie tasse ci paga gli operatori ecologici.

MA se il Comune NON paga gli operatori ecologici, e quelli giustamente scendono in sciopero, allora cosa ci fa con i soldi delle mie tasse?

29 agosto 2012