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E’ allarme siccità in tutta la provincia. “A rischio molte colture”

La siccità preoccupa gli agricoltori ad Alessandria e provincia, come nel resto d’Italia, dove non piove da giorni.

Caldo torrido e mancanza di acqua stanno compromettendo il raccolto di centinaia di ettari di terreno coltivato a mais, girasole, soia, bietola, pomodoro e uva.

Il clima caldo e l’assenza di piogge stanno, infatti, aggravando notevolmente la siccità e i costi di produzione aziendale: a preoccupare ulteriormente anche le previsioni meteo che prospettano un fine settimana è attesa una nuova impennata delle temperature e dell’afa, con punte vicine a 40 gradi. Ed è molto probabile che l’irruzione sahariana prosegua anche nella prossima settimana quando saranno possibili anche nuovi record termici, quindi per almeno altri dieci giorni l’Italia sarà nella morsa del caldo.

“Sopra i 30 gradi – sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti di Alessandria Roberto Paravidino e Simone Moroni – le piante di pomodoro vanno in stress perchè non riescono più a lavorare e si fermano, nonostante l’irrigazione che non riesce a sopperire neanche al fabbisogno idrico delle coltivazioni di granoturco”. Le coltivazioni in questa fase stagionale si trovano in un momento critico di sviluppo e hanno bisogno dell’acqua per completare il ciclo produttivo. A soffrire con le alte temperature sono anche gli animali negli allevamenti dove le mucche arrivano a produrre anche il 10 per cento di latte in meno nonostante gli accorgimenti adottati per garantire il refrigerio (doccette, ventilatori, ecc.).

«Ogni giorno in più senza pioggia non fa che aggravare la situazione. – continuano Paravidino e Moroni – In difficoltà ci sono i campi agricoli con i terreni induriti dalla siccità che rendono difficili e molto costose le tradizionali lavorazioni per la preparazione delle semine, ma a preoccupare è anche la disponibilità idrica per l’irrigazione delle piante durante la fase di crescita primaverile ed estiva, con la ripresa vegetativa delle piante da frutto favorita dal caldo”.

A preoccupare Coldiretti sono i cambiamenti climatici che si fanno sempre più marcati: anticipo delle stagioni, lunghi periodi di siccità, aumento dell’intensità delle precipitazioni, maggiore frequenza di eventi alluvionali, modificazione della distribuzione delle piogge e aumento delle temperature estive sono i principali mutamenti che influenzano le stagioni e rappresentano una nuova sfida per l’attività agricola.

 3 agosto 2012

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