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CASTELNUOVO SCRIVIA: Gli agricoltori difendono l’azienda Lazzaro, ma fanno da mediatori


Dopo le divergenze e le varie posizioni opposte tra agricoltori e braccianti, la Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) sta cercando di mediare e trovare nuove soluzioni per i braccianti di Castelnuovo scrivia. Il presidente provinciale Carlo Ricagni dopo aver stigmatizzato l’operato dei sindacato per la manifestazione che non è ritenuta dalla Cia a favore dei braccianti, ma contro la legge Biagi, spiega le motivazioni che hanno portato la Cia ad agire a difesa dell’azienda Lazzaro.

“Occorre tenere presente – dice Ricagni – che se da una parte vi sono i diritti dei lavoratori dall’altra vi sono quelli dell’impresa che è sempre impegnata nella ricerca di una soluzione che gli consenta il superamento della crisi economica.”

La Cia, puntualizza che per superare le difficoltà economiche, le imprese non devono operare al di fuori delle regole, che vanno sempre rispettate: i valori fondamentali della Confederazione sono basati sulla legalità e gli associati che operano dolosamente nell’illegalità saranno esclusi dall’associazione.

“Determinanti i principi del Prefetto Romilda Tafuri – aggiunge Ricagni – per uscire da una crisi che coinvolge un territorio della nostra provincia, provato da una difficile situazione sociale: la Cia, sostenuta da Confagricoltura e Coldiretti, si è impegnata fortemente a individuare delle soluzioni possibili Si è deciso d’intervenire sulle vertenze individuali, per alleviare le situazioni critiche, ma di grande interesse la proposta dell’assessore Massimo Barbadoro, che ha individuato in un bando per la formazione, la possibilità di utilizzare fondi regionali, attraverso il quale per tre mesi gli operai marocchini potranno lavorare presso aziende agricole disponibili ad accoglierli.

La Cia, ha già individuato un gruppo di aziende per i primi quattordici a cui non è stato rinnovato il contratto di lavoro. La nostra organizzazione infine, ritiene grave che segretari di partito, che amministrano e intendono governare il nostro Paese, abbiano aderito e partecipato, senza distinguo, a una manifestazione che ha direttamente coinvolto un’associazione di rappresentanza economica, ciò senza confrontarsi sulle ragioni di tutte le parti in causa.”

 7 agosto 2012

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