Sicuramente si guadagna molto meno di un tempo, ma il Commercio a Tortona è il settore sul quale si fonda l’economia della città. Risulta dai dati divulgati dal Comune nell’Ambito della relazione Previsionale Programmatica che ha “fotografato” la tipologia delle aziende che operano sul territorio comunale ed è emerso che più di un’attività su quattro fa parte del settore commerciale.
Sono ben 3.617 le aziende presenti a Tortona e di queste ben 961 pari al 26,57% fa parte del settore del commercio.
I commercianti si lamentano sempre che i negozi sono in crisi e chiudono, eppure il commercio continua ad essere il settore più importante. D’altro canto è opinione comune che se un commerciante tiene alzata la serranda di certo non lavora in perdita, ma qualcosa,bene o male, guadagna.
Quelli che non guadagnano chiudono bottega, come è accaduto in via Fracchia o in via Emilia nord dove ci sono molti negozi sfitti proprio perché i costi erano diventati insostenibili.
L’economia tortonese, quindi, si fonda sul commercio, il settore principe, poi sull’edilizia: 529 aziende pari al 14,63% fa parte del settore delle costruzioni, anche questo in crisi ed infatti il numero delle aziende è in progressiva diminuzione. Terzo posto, invece per le agenzie immobiliari o per le attività legate a questo settore che sono ben 373 pari al 10,3% del totale. In quarta posizione c’è il settore manifatturiero con 341 aziende (9,43%) seguito dall’agricoltura con 268 imprese (7,41%).
I bar ristoranti, pizzerie anche da asporto e tutti i servizi legati alla ristorazione sono 205 pari al 5,67% mentre le aziende di trasporto e magazzinaggio legate soprattutto al settore della logistica sono 191 pari al 5,28%.
Altri dati rilevanti sono, tra l’altro, la presenza di 80 aziende legati ai servizi di informazione e comunicazione (2,21%), 135 ditte che operano nel settore delle attività finanziarie ed assicurative (3,72%). Da segnalare che le ditte che operano nel settore delle attività artistiche, sportive di intrattenimento e divertimento sono soltanto 44 pari al 1,22%, davvero poche in una città che ha dato i natali a personaggi molto importanti della musica, dello sport e dello spettacolo, a testimonianza che il settore culturale e sportivo soffre una profonda crisi, forse più di quello del commercio.
7 luglio 2012