La politica si mobilita in difesa del Tribunale e si oppone al decreto sui tagli proveniente dal governo Monti, che prevede la soppressione anche della Procura e dell’Ufficio del Giudice di Pace Una penalizzazione per il nostro territorio totalmente inaccettabile, che ha richiamato la presenza di personalità illustri come l’onorevole Maura Leddi e molti sindaci del Tortone che si sono dati appuntamento lunedì mattina con un presidio davanti a Palazzo di Giustizia.

A partire dalle 9 in Piazza delle Erbe, è iniziata la raccolta firme che ha registrato una ampia partecipazione di politici locali e numerose adesioni di Sindaci provenienti dai Comuni limitrofi, solidali al mantenimento della sede tortonese non solo per una questione di prestigio del territorio, ma per tutelare il proseguimento di una attività giudiziaria svolta con ritmi e tempi eccellenti a beneficio di cittadini e residenti nel circondario tortonese.

Il Presidente dell’Ordine degli avvocati, Enrico Zani, ha richiamato l’attenzione sull’attuale durata media di una causa civile, inferiore ai due anni (e spesso anche inferiore all’anno), tempi più che ragionevoli realizzabili grazie all’efficienza della attuale organizzazione, ma è una realtà che sarebbe destinata a cambiare molto, allungandosi fino a quattro-cinque anni, se si verificasse l’accorpamento previsto con l’attività di Tortona, Acqui Terme e Casale Monferrato a confluire nel Tribunale di Alessandria. Peraltro con grossi problemi di spazio perché non c’è posto per ospitare i tre tribunali.

Alle ore 12 le firme raccolte erano circa 300, destinate ad incrementarsi con ulteriori iniziative pubbliche.

Per i cittadini che volessero partecipare attivamente con la propria adesione, il prossimo appuntamento è per mercoledì 11 Luglio con due gazebo in prossimità del mercato di Tortona ed in Via Emilia.

Annamaria Agosti



 9 luglio 2012