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TORTONA: La città piange “Teo” Mattioli, abile musicista, amato da tutti i giovani del liceo. Forse martedì il funerale

La morte di Matteo Mattioli, 18 anni, avvenuta sabato pomeriggio a Momperone, a causa di un incidente stradale, è scesa come un macigno sulla città: Teo (così lo chiamavano gli amici) era un ragazzo molto amato e lo si capisce anche dai numerosi messaggi che pubblichiamo in un articolo a parte.

Messaggi che ricordano con affetto la figura di un ragazzo appena diplomato la cui vita è stata ingiustamente stroncata proprio quando stava per entrare nel periodo più bello.

In attesa di conoscere la data del rosario e del funerale (che non è stata ancora fissata perché si attende il nulla osta da parte della Procura della Repubblica di Tortona ma potrebbe essere per martedì) riecheggia in tutta la città il ricordo del ragazzo.

Teo era soprattutto un musicista: suonava il basso nel complesso musicale “Skyline” e si era esibito anche di recente: il 1° maggio al centro commerciale oasi in una Kermesse dedicata ai gruppi giovanili locali, e un mese fa anche a Vho. Era un po’ un idolo delle ragazzine e delle compagne di classe anche per l’abilità con cui suonava la musica Rock e Metal.

Teo alla guida della sua moto Triumph con la quale ha avuto l’incidente che lo ha ucciso

Frequentava la Quinta A del liceo scientifico “Giuseppe Peano” e si era appena diplomato, ma il suo grande amore era la musica: frequentava l’Accademia musicale “Lorenzo Perosi” ed era un fans sfegatato di due grandi complessi:  i “Muse” di cui spesso indossava la maglietta a loro dedicata e i “Red Hot Chili Pepper”.

Amava anche il cinema: tra i suoi film preferiti c’era “Il Cavaliere oscuro” mentre tra i fumetti sicuramente Wolverine degli X-Men, le cui immagini che appaiono anche sul suo profilo di Facebook insieme a tante altre, dove troviamo Teo impegnato a suonare il basso, ad imparare gli accordi delle nuove canzoni, in barca su un gommone o mentre emerge dal mare con in braccio una ragazza. Immagini che rispecchiano la personalità del ragazzo che anche quando sbagliava, sapeva ridere di sé stesso, persino quando è stato cacciato da scuola perché gli era scappata una bestemmia: Matteo non ne ha fatto un dramma, e prima di uscire ha fotografato la nota della prof e l’ha pubblicata sul web, ridendo di se stesso e sdrammatizzando la situazione.

Immagini che si alternano con quelle dell’ultima vacanza insieme agli amici, a Barcellona, in classe, in gita, Teo che si abbraccia con gli amici e persino con il professore di filosofia, sempre sorridente. Poi lo vediamo sorridere alle ragazze e infine in sella alla sua motocicletta: sembra domarla ed esserne il padrone, ignaro che quel mezzo così tanto odiato dai genitori, lo avrebbe condotto alla morte.

 Angelo Bottiroli


29 luglio 2012

Questa era una delle foto preferite di Teo che aveva scelto come identificativa del suo profilo sui Facebook

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