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TERRUGGIA: Nel paese del Monferrato il Bike Polo, il nuovo sport

3,2,1, POLO! Per chi non lo sapesse, questo è il grido di inizio di ogni partita di bike polo. Anche a Terruggia è stato cosi’ ieri sera, nella deliziosa piazza del paese.

Lei si chiama Martina Ponticelli, è una milanese che per amore dell’ urban biking , ha scelto di vivere e lavorare in provincia ( a Vercelli) e, unica donna tra gli atleti presenti a Terruggia, mi spiega meglio il mondo e la specialità piu’ “glam” del momento.

“Il Polo Bike è sport di squadra ma soprattutto divertimento e “modo d’essere”. Siamo agli albori in Italia, che conta circa 45 squadre (fortissime quelle venete) , ma che non ha ancora una federazione. Stiamo costruendolo noi questo sport ed è entusiasmante, anche perché, terminata la gara, siamo tutti , prima di tutto, amici indipendentemente dalla squadra di appartenenza. La nostra passione per questo sport ha quasi sempre a monte la pratica di sport di bicicletta, che poi ha trovato un nuovo modo di esprimersi sui pedali con il bike polo.”

E provateci voi a coordinare contemporaneamente la padronanza della bici (senza mai toccare coi piedi per terra) , il controllo della mazza sulla pallina , la gestione dell’avversario che ti marca e la visione in avanti nel percorso verso la porta in cui segnare.

Le squadre composte da 3 giocatori sono disposte come in una partita di calcetto, con tanto di porte e palla da colpire con la mazza. Le regole sono poche ma servono a rendere il gioco regolare e preciso, i contatti ( spalla con spalla, bici con bici, mazza con mazza) sono permessi e spesso anche molto singolari, in questo caso non prevale la forza fisica ma la capacità di guida e l’agilità dell’atleta, anzi del binomio.

Martina è venuta a Terruggia non solo per cimentarsi nel mini torneo amichevole della sua squadra (TEAM PICCANTE ” di Vercelli , Simone Zaccuri e Matteo Minola Violino, i due compagni ) contro una rappresentanza del FRUIT TEAM Corsico. -Milano (Piergiorgio Besana) e il ROSOLINO POLO di Bergamo (Pietro Zucchetti e Matteo Bugliari) , ma anche per “spargere il verbo” della sua passione per il bike polo e fare nuovi proseliti. Tutti infatti potevano provare ( anche il figlio di chi scrive…ed è tornato a casa intero..)

Le prime a offrirsi come volontarie sono state le ragazze della squadra emiliana in gara oggi , nella versione agonistica della Pedalata Rosa di Occimiano.

Divertentissima anche la tenzone tra due squadre “miste” composte dagli atleti ospiti e gli organizzatori (Pederzolli per Zheroquadro e Rubino per Bike School di Mirabello): punteggio finale 3 a 5 .

E noi che c’ eravamo, potremo forse un giorno dire, di questi ragazzi, magari in una edizione di Olimpiadi in cui questo sport sarà ufficializzato : noi li abbiamo conosciuti.

Marcella Bono



 15 luglio 2012

 

 

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