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SAREZZANO-GARBAGNA: Grandine sui colli tortonesi distrutte pesche ed uva, danni alle auto

 

Numerose auto danneggiate, i raccolti di pesche ed uva persi per il 50%. Questi i danni provocati in molte zone del Tortonese dall’improvvisa gradinata che si è verificata nel fine settimana.

“L’anticiclone Circe ha colpito – dicono alla Coldiretti – e sono ingenti i danni della grandinata che ha messo in ginocchio l’agricoltura della zona del tortonese nello scorso fine settimana. A farne le spese maggiori i vigneti e i frutteti. Produzioni di Timorasso e Barbera perse. Chicchi grandi come uova che hanno continuato a cadere per tre quarti d’ora ininterrottamente: le aree maggiormente colpite quelle di Garbagna, Sarezzano, Montegioco, Cerreto Grue, la parte alta di Monleale e Avolasca.”

Dalle pesche alle mele e pere ma soprattutto l’uva in attesa di vendemmia: sono molte le coltivazioni sferzate dal maltempo per le quali gli agricoltori rischiano di vedere sfumare il lavoro di un intero anno.

“Un’estate “pazza” – sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni – che ha provocato fino ad ora danni ingenti per effetto dei lunghi mesi di caldo e della siccità ma anche delle grandinate che a macchia di leopardo hanno avuto come effetto la distruzione delle coltivazioni agricole. Se la mancanza di pioggia per mesi ha fatto appassire decine e decine di ettari di granoturco con un taglio dei raccolti anche di pomodori, bietole e girasoli la grandine ha provocato danni irreversibili anche a coltivazioni particolarmente sensibili come la frutta, la verdura e ai vigneti. L’andamento climatico di questi giorni conferma l’anomalia di un 2012 segnato da neve, siccità, pioggia, caldo ed ora temporali e grandine che hanno messo a dura prova le campagne. Una situazione frutto dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano in Italia con una sempre maggior frequenza con cui si verificano eventi estremi, sfasamenti stagionali e una modificazione della distribuzione delle piogge, il tutto nell’ambito di una tendenza al surriscaldamento.”

La grandine, comunque, resta sempre la più temuta dagli agricoltori in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni in piena produzione.

 23 luglio 2012

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