“Il Piano Strategico di Novi? Una fotografia di quella che è, allargando lo studio anche al circondario perchè ci sono situazioni che, pensiamo solo all’Outlet, influiscono sulla città, approntando una serie di azioni che non guardano all’ordinaria amministrazione ma che puntano a quello che Novi dovrebbe essere fra dieci anni”:

Così il sindaco di Novi Lorenzo Robbiano ha spiegato che cosa è il piano strategico nella conferenza stampa tenutasi in comune sabato 14 luglio. Continuando: “Un progetto, un’iniziativa, partita dal convegno tenutosi nel dicembre del 2010 nei locali della Biblioteca Civica, convegno molto partecipato e con relatori qualificati che alla fine avevano sottoscritto un protocollo d’intesa.”

“Gli esperti – ha aggiunto il sindaco – hanno stabilito un canovaccio che non è un pacco pre-confezionato ma che sono domande. Domande che porremo alla città, in incontri che terremo da settembre. Gli esperti ci indicheranno i percorsi da seguire, ci informeranno su situazioni normative, su quello che si potrà fare o meno. Al termine verrà redatto un documento di sintesi che sarà discusso prima nelle varie commissioni consiliari e quindi portato all’attenzione del consiglio comunale che dovrà esprimersi.”

 

QUATTRO AREE TEMATICHE

Quattro le grandi aree tematiche che però, è stato sottolineato, si intersecano trasversalmente: la città che lavora, la città che si rinnova, la città dei flussi, la città da vivere.

La prima prende in esame sia il tessuto produttivo che la formazione dei talenti e e delle competenze necessarie per mantenere le eccellenze economiche novesi. E, quindi, il sostegno e la promozione di nuove attività nel campo dell’innovazione tecnologica, del turismo, della cultura, del commercio di qualità e delle attività artigianali di eccellenza.

La seconda, la città che si rinnova, affronterà questioni legate alla sostenibilità ambientale. In questo caso si punterà a trovare delle strategie di sviluppo attente sia alla dimensione territoriale e quindi al consumo del suolo, all’impatto ambientale ed alla tutela dei beni paesaggistici, sia al contenimento dell’espansione urbana e quindi alle politiche insediative.

Nella terza, la città dei flussi, o si incentrerà particolarmente sul Terzo Valico essendo “Novi al centro di un territorio interessato da grandi cambiamenti infrastrutturali e logistici. A proposito del Terzo Valico vi sono opere compensative che, oltre al rilancio dello scalo ferroviario di Novi S. Bovo, saranno utili a recuperare aree ferroviarie da adibire come parcheggi ed aree verdi ed a migliorare la viabilità cittadina.”

Nell’ultima, la città da vivere, si proporranno interventi per migliorare la qualità della vita in città e sul territorio, incentivando l’offerta culturale ma anche azioni rivolte al coordinamento tra i settori socio-sanitario e quello socio-assistenziale, passando per le attività sportive e quelle di aggregazione giovanile.

 

UN COMITATO SVILUPPERA’ LE IDEE, MA SERVIRA’?

Per studiare ed approfondire questi tavoli tematici è stato istituito un Comitato Scientifico. A presiederlo Guido Borelli, docente della Facoltà di Scienze Politiche all’Università del Piemonte Orientale ed a quella di Cagliari. Lo compongono inoltre Mario Scotti, direttore del centro studi nazionale della Cisl; Pier Maria Ferrando, Preside della Facoltà di Economia e Commercio a Genova; Mario Della Volpe, Primario di nefrologia all’Ospedale “San Giacomo” di Novi; Alberto Mallarino, agronomo ed esperto di temi ambientali; Dario Camerino, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Alessandria; Mario Franchini scrittore e Sandra Mantero Commissario della Croce Rossa di Novi. Il comitato è integrato dal sindaco Lorenzo Robbiano, dall’assessore all’Urbanistica Paola Cavanna, da altre figure dirigenziali del comune di Novi. Il sindaco di Novi nel corso della conferenza stampa ha rimarcato come il Piano Strategico “dovrà individuare opportunità e possibilità di sviluppo del territorio. Sviluppo non solo in termini di posti di lavoro ma anche per quanto riguarda il sociale, sociale che dovrà essere affrontato con strumenti nuovi. E’ uno sforzo importante che coinvolge l’amministrazione comunale.”

Il sindaco ha quindi detto che ci sono stati incontri con associazioni culturali, sociali e sportive. Guido Borelli ha dato quindi la notizia che da oggi sul sito del Comune di Novi ci sarà un link dedicato al Piano Strategico con tutte le informazioni. “Da oggi si discuterà sulle cose importanti da fare, sulle strategie da adottare tenendo fermo che ci saranno delle verifiche da compiere perchè, nell’arco temporale di attività che ci siamo dati, dieci anni, possono cambiare le situazioni a tutti i livelli, da quello politico a quello sociale a quello economico. Si discuterà anche a livello di territorio e quindi con sindaci dei comuni limitrofi a Novi.”

Tante personalità illustri, quindi, per costruire la Novi del 2020 ma, come il governo Monti insegna, non basta collezionare figure di indubbia competenza nei vari rami sociali per realizzare qualcosa di utile. E poi, si dovevano davvero mobilitare tutte queste eminenze grigie? Infine: quali costi ha?

Maurizio Priano


 14 luglio 2012