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NOVI LIGURE: "Per il Terzo Valico ferroviario dei Giovi necessari un Tavolo istituzionale e un Osservatorio tecnico come in Val Susa"

“Bisogna costituire urgentemente sotto l’egida del Governo un Tavolo istituzionale di coordinamento e un Osservatorio tecnico per il Terzo Valico ferroviario dei Giovi, in analogia a quanto fatto per la Torino-Lione”. Questa e’ la proposta formulata dall’onorevole Mario Lovelli, deputato PD in IX Commissione Trasporti, con un emendamento al decreto legge per la crescita, il n.83/2012 , che è all’esame della Camera de Deputati. “Il Governo deve rapidamente prendere in esame la situazione che si è determinata sul territorio interessato dai cantieri di questa grande infrastruttura e che vede crescere la preoccupazione dei cittadini e degli amministratori locali per l’avvio degli espropri e per l’impatto ambientale dei lavori. In particolare il possibile rischio derivante dalla presenza di amianto e dall’interferenza con importanti fonti di approvvigionamento idrico in Val Lemme e in Valle Scrivia deve trovare risposte adeguate e tranquillizzanti. Bisogna inoltre mettere a disposizione di tutti la conoscenza delle soluzioni progettuali individuate in base alla prescrizioni del CIPE del 2006 sul progetto definitivo che ora devono trovare riscontro nei lotti costruttivi già finanziati o da realizzare in futuro, a cominciare dalla fattibilità di un percorso alternativo per il passaggio a Novi Ligure. Tocca infine ad RFI farsi garante, insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del decollo di un progetto di sviluppo logistico per la Valle Scrivia e l’alessandrino che era stato oggetto di accordi precisi con gli enti locali. La costituzione di un Osservatorio che veda la presenza di Regioni ed Enti locali liguri e piemontesi insieme ai Ministeri coinvolti, RFI e il General Contractor con il coordinamento di Palazzo Chigi rappresenta la garanzia più avanzata per il territorio coinvolto nell’opera. In ogni caso è una scelta irrinunciabile insieme all’attuazione di tutte le prescrizioni già approvate dal CIPE per determinare l’atteggiamento degli enti locali nelle ulteriori fasi di cantierizzazione delle opere”.

 12 luglio 2012

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