Abbiamo appreso da poco e, con immenso piacere che il PD di Tortona si è “riscoperta “ un’ entità di sinistra.
Da molto tempo monitoriamo il sentore della “gente” , disillusa, spaventata per il futuro, decimata dai servizi, con un potere d’acquisto del denaro dimezzato (dall’ ingresso dell’Euro e dalla crisi), allarmata quotidianamente dagli scandali e dai numeri che vengono messi in risalto dalla stampa (Farmacie con capri espiatori silurandi, buchi di denaro iperbolici, vendite di canili a “se stessi” al ribasso, tagli all’istruzione, fornitori che aspettano fiumi di denaro rischiando il fallimento ecc. ecc.) che, tutto sommato fanno pensare più ad un commissaria mento (per non fare troppo i chilometri) di tipo Alessandrino, che ad uno spiraglio oltre il buio di una comunità con un’ economia e un’ occupazione ai minimi storici. Vediamo, con grande sconforto la contrapposizione di etnie povere, Marocchine e Indiane (nel caso di una Az. Agricola Castelnovese nota alle ultime cronache) per la conquista del pane quotidiano. La sanità locale che paventa la rilocalizzazione di strutture basilari per il territorio come la Pediatria e la Ginecologia-Ostetricia nel nosocomio Novese, la decentralizzazione dell’esecuzione degli esami di laboratorio analisi che, a tutt’oggi costringe la refertazione a 3-4 giorni dal prelievo mentre 3 anni fa si faceva il prelievo al mattino e alle 13 si ritiravano i referti(TUTTI) .
Purtroppo gli esempi che abbiamo elencato non sono solo che la punta dell’iceberg del mare delle problematiche che affliggono la nostra gente, che siamo NOI, fuori dai palazzi dei bottoni e del business, ma che ne subiscono quotidianamente le “collusioni” di pochi (esenti) per i tanti (paganti), ma soprattutto per i giovani, che, dall’ alto ricevono il messaggio che il futuro si conquista più rapidamente con le scorciatoie piuttosto che con l’impegno, la costanza, l’onestà e la coerenza. Questi ultimi sono i valori che ci ha trasmesso una generazione di persone che, passate le “abberranze” di due guerre gli ha insegnato di strutturarsi al risparmio della formichina col culto del “fieno in cascina”, che ha permesso ai loro FIGLI/NIPOTI di viaggiare a tutt’oggi su auto glamour (magari in leasing) per le vie di un territorio che, produttivamente si rifà esclusivamente a poche e, storiche, entità imprenditoriali locali di eccellenza e amplia visione del futuro.
Ritornando alle motivazioni della presente e, scusandosi di un prefazione “dovuta” e, sostanzialmente introduttiva, SEL , è fin troppo cosciente che la coalizione che verrà “prestata”, vincente, alle prossime amministrative, dovrà caricarsi sulle spalle una pesante eredità lasciata dalle due giunte precedenti, (praticamente una WATERLOO finanziaria) nonché ascoltare una città scontenta, ridotta allo stremo dalla pressione fiscale; l’applicazione massima dell’aliquota IMU (se bisogna fare cassa, bisogna fare cassa!), tariffe alle stelle per fruire del servizio asilo nido e servizio mensa, TAGLI all’ istruzione (che consideriamo l’unica risorsa rimasta al futuro delle nuove generazioni), servizi scadenti, dalla raccolta rifiuti al trasporto pubblico che definirei “il minimo sindacale”.
Concludendo, ritenendo che il nostro movimento è meramente“prestato” alla politica vorremmo ricordare a qualcuno che ha usato questo “lavoro ben retribuito” per spostare il proprio se pur nobile fondo schiena da uno scragno a poltrone più importanti, e che gli antichi greci intendevano la gestione della città- POLIS abitata dal popolo DEMOS ,per il popolo DEMOS, una cosa un filino più seria che un’ ascensore per palazzo CHIGI.
Per ricalcare l’antico pensiero greco rivolto al DEMOS, saremmo felici di collaborare ad un’ ampia coalizione di SINISTRA su base esclusivamente programmatica in quanto siamo assolutamente coscienti che un politico guarda con attenzione le prossime elezioni, ma un buon amministratore locale debba guardare a quelle generazioni che, nella POLIS ci vivranno nei prossimi decenni (nostri e vostri figli).
Sinistra Ecologia e Libertà (SEL) – Tortona
23 luglio 2012