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LETTERE IN REDAZIONE: Riforma della legge elettorale, un Provincellum… all’italiana?


Uno dei temi più caldi sul quale ultimamente si sta concentrando l’interesse dei politici di ogni schieramento é la riforma dell’attuale legge elettorale, definita dallo stesso promotore “ Porcellum”.

Va ricordato che: “La legge n. 270 del 21 dicembre 2005 che ha modificato il sistema elettorale italiano, delineando la disciplina attualmente in vigore. » stata ideata principalmente dal ministro Roberto Calderoli, ma poi definita dallo stesso in un’intervista ´una porcataª…

Voluta da Silvio Berlusconi, il 4 ottobre 2005 fu approvata (a pochi mesi dalle elezioni politiche), con i voti della allora maggioranza parlamentare (FI, AN, UDC e Lega Nord), senza il consenso dell’opposizione (IDV, DS, Margherita e Rifondazione Comunista), che l’ha duramente criticata e contrastata”. (fonte: Wikipedia).

Le caratteristiche principali di questa legge, sono: Il premio di maggioranza per la coalizione vincente alla Camera (che si riscontra all’estero solo in Grecia e a San Marino) e l’impossibilità di indicare le preferenze, con la conseguenza che i parlamentari non possono più essere scelti dai cittadini, ma esclusivamente dalle segreterie dei partiti.

Una pessima legge elettorale, voluta per un preciso calcolo politico, che pur non essendo la sola responsabile, ha causato tanti guasti ampiamente documentati, perciò, allo scopo di evitare che continui a produrne, è indispensabile riformarla prima delle prossime elezioni politiche.

A tale proposito va detto che le prime proposte di riforma sono state avanzate dalla sinistra e in seguito da tutti gli altri schieramenti.

Tutti d’accordo, ma solo a parole, perché nei fatti ognuno pensa per se cercando di imporre una formula diversa, incrementando cosÏ l’immagine di un paese con una forte instabilità politica (che tanto danneggia l’andamento della nostra borsa):

PD: Collegi uninominali e premio alla coalizione.

PDL: Premio di maggioranza al primo partito con preferenze e semipresidenzialismo.

UDC: Proporzionale senza premio di maggioranza e sbarramento al 4-5%.

LEGA: Porcellum bis, proporzionale con preferenze e doppia soglia.

M5S: Teme un complotto ai suoi danni, che da un certo punto di vista Ë comprensibile dato che i sondaggi lo danno al 18-20% in ulteriore crescita e si augura che rimanga il Porcellum, in quanto a suo dire spazzerebbe via la vecchia casta politica, in merito recentemente ha proposto un referendum.

Le variegate proposte di riforma sul tappeto, prefigurano quindi l’eventualità del solito compromesso tanto caro alla politica nostrana, con un nuovo Provincellum… all’italiana.

La situazione appare agitata e confusa, cosa da un certo di vista comprensibile visto che Ë in gioco la sopravvivenza di una certa categoria … ma se sono questi i politici che dovrebbero portare il Paese fuori dal rischio default, citando Totò, verrebbe da dire : “ma mi faccia il piacere !!”….

Per i cittadini non é più tempo di tatticismi, é tempo invece di rinnovare il sistema politico in maniera radicale ed efficace per reagire concretamente alla più grande sfida della nostra epoca, gli stessi chiedono pertanto una modifica giusta ed equilibrata della legge elettorale, che consenta a tutti di essere adeguatamente rappresentati, per una partecipazione democratica alla gestione della cosa pubblica.

Ora basta, per cortesia mettiamoci d’accordo … lo chiedono gli italiani é necessario per fronteggiare gli attacchi della speculazione e per superare la crisi, si faccia quindi quello che serve e non come sempre quello che conviene, i politici devono smetterla di anteporre gli interessi personali a quelli dei cittadini, altrimenti sarà l’ennesima conferma che questa vecchia e deludente classe di politicanti che ha dimostrato di essere totalmente incapace di governare e tanti danni ha fatto al paese, va profondamente rinnovata.

Come gi‡ citato da più ben autorevoli fonti: … il nostro paese oggi ha bisogno di statisti più che di politici!.

Pier Carlo Lava


 31 luglio 2012

 

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