“Siamo estremamente dispiaciuti nell’apprendere che il Sindaco Berutti veda una dichiarazione di guerra nella decisione di una parte dei cittadini Tortonesi di voler esprimere le loro (peraltro legittime) ragioni in merito a una Sua ferma e precisa promessa di intervento.
Comprendiamo che non sia un periodo dei migliori per governare una città e che gli impegni siano difficili, sia per conseguenza che per difficoltà di gestione, ma riteniamo che un buon Sindaco debba fare il lavoro che – è bene sottolinearlo – si è scelto, che ha ottenuto e che deve svolgere nel miglior modo possibile. A volte nel voler fare troppe cose si rischia inevitabilmente di farle male.
I cittadini – non dimentichiamolo – sono tutti uguali e sovrani. La nostra decisione, legittima, è stata dettata dal persistente silenzio e dalla trascuratezza di un importante ed atteso appuntamento da lui promesso, sul quale noi tutti contavamo perché il 21 maggio avevamo riposto delle speranze sulle sue parole.
La data dell’11 Luglio è stata appresa solamente a mezzo stampa e solo dopo una nostra “sollecitazione”: un buon Sindaco, direttamente o attraverso la sua segreteria, deve avvisare la cittadinanza (anche tramite un semplice volantino o, ancora meglio, con una già promessa telefonata) che il periodo di 15 giorni deve essere prolungato per sopravvenute cause di forza maggiore. Si tratta di correttezza, anche perché non c’è peggior cosa del silenzio.
Per quanto riguarda la dettatura della sua scrupolosa agenda amministrativa, caro Sindaco, non saremo di certo noi a dettargliela, ce ne guarderemmo bene, ma è diritto dei cittadini Tortonesi ottenere delle risposte, chiare e precise.
Infatti, che senso e logica avrebbe fare un sopralluogo senza avvertire i diretti interessati? Fare un sopralluogo solo con i tecnici, senza la presenza dei cittadini che potrebbero concordare le possibili soluzioni , diventerebbe inutile ed il sopralluogo si ridurrebbe ad una mera e piacevole passeggiata sui colli tortonesi.”
Fabio Morreale – Presidente SOMS di Vho
Noi abbiamo scritto un articolo, il Comune è intervenuto, la SOMS ha replicato. La questione finisce qui. Oggi Cronaca, salvo casi veramente eccezionali (e questo non vi rientra), non concede mai la controreplica. Questo per non andare avanti all’infinito o favorire chi avrà l’ultima parola, tediando i lettori su argomenti che a lungo andare finiscono per riguardare solo i contendenti.
8 luglio 2012