Conosco bene il progetto TAV-Terzo Valico e ho segnalato che milioni di metri cubi di materiale, comprese le rocce amiantifere della Val Lemme (percentuale di due etti ogni chilo di roccia), con relativo intensissimo traffico di centinaia di camion, verranno portati nella nostra zona. In particolare a Rivalta (Romanellota), a Tortona, sul Grue (Montemerla), in due cave fra Castelnuovo e Pontecurone (Dossi e Braccanona), a Sale (Pattarellino e Marinona), a Gerbidi e fra Tortona e Ova, a Isola (Isolabella), ecc. Ovunque, a queste notizie, si sarebbero messi in azione per bloccare rischi enormi.
Io l’ho scritto e detto ai sindaci dei territori interessati.
Nessuno mi ha chiesto documentazioni, nessuno cerca di guardare un po’ più avanti della prossima settimana per evitare così di trovarsi con un macigno addosso non più evitabile.
Intanto ad Arquata, a Serravalle, a Gavi, a Voltaggio presidi di cittadini bloccano le operazioni di esproprio comunicate dieci giorni prima. Il tutto accompagnato da parole di solidarietà e di comprensione, da parte del parroco di Arquata don Lino Piccinini, verso chi si vede all’improvviso trattato con arroganza e prepotenza.
Silenzio e indifferenza!
Mi chiedo: forse ho cambiato paese inconsciamente e non abito più nella Castelnuovo di un tempo, culturalmente vivace, socialmente attenta e solidale, ricca di persone pronte a battersi per la propria comunità. In effetti deve essere avvenuto così, visto che mi pare di levitare nel vuoto e nel silenzio.
Antonello Brunetti
15 luglio 2012