Schiavismo, queste è la parola che ci viene in mente quando sentiamo parlare della situazione dei braccianti di Castelnuovo Scrivia, dove dal 23 giugno un gruppo di uomini e donne migranti ha fatto un presidio per protestare contro le situazioni di sfruttamento indegno a cui sono costretti. Turni di 12 e più ore massacranti con l’obbligo di portarsi cibo ed acqua da casa, nessuna tutela legale o sanitaria, trattati peggio delle bestie.
Come Laboratorio per il Dialogo tra le Culture abbiamo sempre lottato per i diritti delle persone che vengono a vivere in questo Paese alla ricerca di una prospettiva e che regolarmente vedono lesa la loro dignità di esseri umani, perché di esseri umani stiamo parlando e con il cuore e con la mente siamo lì con i braccianti in rivolta.
Cercheremo, nel nostro piccolo, di essere d’aiuto in qualsiasi modo, fosse anche solo per portare loro cibo ed acqua, ma ci pare giusto chiedere a tutte le realtà sociali e politiche attive in questo momento di cercare di fare rete, perché insieme potremo essere ancora più d’aiuto.
Mario Giachero e i docenti del laboratorio
5 luglio 2012