La Coldiretti comunica che sono cinquemila, finora, i pezzi di formaggio della solidarietà, di Parmigiano Reggiano e Grana Padano, venduti per aiutare i caseifici colpiti dal terremoto.

Una testimonianza concreta che continuerà anche lunedì mattina ad Alessandria, , in corso Crimea e a Murisengo, in piazza Boario. Il formaggio si potrà acquistare dalle 8.30 alle 13.

Cifre da record per la nostra provincia e una risposta alle numerose richieste, tradotta con pezzature da un chilo di formaggio sottovuoto provenienti dai produttori Coldiretti colpiti dal recente sisma: “Un segnale tangibile di vicinanza a tutte le imprese agricole colpite dal terremoto, alla loro voglia di ricominciare e al loro orgoglio di non darsi mai per vinte” affermano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni.

“Acquistare il formaggio, ossia il prodotto agricolo per eccellenza proveniente dalle zone terremotate – sottolineano Paravidino e Moroni – rappresenta il miglior modo per aiutare concretamente la popolazione facendo ripartire l’economia e l’occupazione dei territori colpiti. Le aziende agricole infatti sono costrette a seguire i ritmi della natura e non possono fermare la produzione di latte, anche se la vendita dei prodotti diventa difficile per la chiusura dei negozi o degli stabilimenti di trasformazione. Ecco perché è determinante il coinvolgimento e la sensibilità di tutti. Ogni piccolo contributo può fare molto”.

La vendita, in occasione dei vari agrimercati vuole essere un segnale forte di garanzia della filiera, per contrastare le spiacevoli speculazioni che, in queste occasioni, si possono purtroppo verificare.

“Non possiamo che dire grazie ai consumatori della provincia alessandrina, – hanno aggiunto Paravidino e Moroni – a tutti coloro che hanno acquistato e acquisteranno il Parmigiano e il Grana della solidarietà, una grande partecipazione volta a sostenere un settore di grande importanza per il Made in Italy in un momento così difficile”.

L’obiettivo è sottrarre le imprese agricole dal rischio di speculazioni sul mercato, per mantenere la presenza vitale dell’agricoltura in un territorio dove si realizzano prodotti che sono l’immagine ed il simbolo del Made in Italy nel mondo.

14 luglio 2012