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CASTELNUOVO: Torna il presidio dei braccianti alla Lazzaro .“Ma cosa vogliono? Decidiamo noi”

Nuovi sviluppi nella vicenda delle Aziende Agricole Lazzaro di Castelnuovo Scrivia: le attività di raccolta dei prodotti orticoli delle aziende sono state in parte, affidate a una cooperativa di servizio.

Una decisione che ha suscitato le proteste dei braccianti e dei sindacati che sono tornati nuovamente ad istituire un presidio, ma la situazione è molto diversa dal passato:

I motivi che hanno portato a questa scelta, sono di natura economica e organizzativa. “I titolari delle due aziende – dicono alla Confederazione agricoltori – con grande fatica e impegno stanno cercando di mantenere in vita la loro attività. Per questo motivo, stante le enormi difficoltà finanziarie che il blocco della raccolta degli ortaggi ha determinato, è stata affidata ad una cooperativa una parte della raccolta degli ortaggi. Il contratto stipulato, che differisce di novanta giorni il pagamento dell’attività, permetterà all’azienda per quella data, di ricevere i saldi delle fatture degli acquirenti, e quindi di pagare la cooperativa e i lavoratori stagionali.”

“Riteniamo doveroso precisare – dichiarano Bruno e Mauro Lazzaro– che agli imprenditori, e solo a loro, spettano le scelte imprenditoriali legate alle proprie aziende e su queste scelte nessuno può intervenire. Noi abbiamo fatto due scelte: quella di assumere degli operai a tempo determinato e quella di sottoscrivere l’accordo sindacale. Noi rispetteremo sia i contratti di lavoro e l’accordo ma altre scelte imprenditoriali, come lo sono le scelte legate al mondo del lavoro, spettano esclusivamente a noi in qualità di imprenditori e nessun altro può intervenire per influenzarle”.

“Come Confederazione – interviene Carlo Ricagni, presidente provinciale della Cia di Alessandria – ribadiamo che le scelte imprenditoriali, fatte nel pieno rispetto dell’accordo sindacale firmato, non possono sempre essere strumentalizzate, così come riportare sempre in primo piano il fatto che le aziende Lazzaro facevano lavorare in nero: saranno altre sedi competenti che decideranno se i Lazzaro sono più o meno colpevoli di questo”.

20 luglio 2012

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