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CASALE MONFERRATO: Il Comune rivede l'ordinanza sui limiti orari

Bilancio positivo per la Notte Bianca: numerosi i partecipanti, non solo per le vie della città, come spettatori dei molti eventi proposti tra cui l’esibizione delle scuole di ballo in Piazza Mazzini, ma anche al Museo Civico e al Castello del Monferrato.

L’iniziativa del Comune di tenere aperti i due poli culturali della città si è rivelata infatti vincente: circa un centinaio sono stati i visitatori delle sale del Museo e anche le mostre del Castello Immagina e Pietro Amisano e il suo Monferrato hanno avuto un ottimo successo con oltre 500 visitatori.

«È una grande soddisfazione – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Giuliana Romano Bussola – constatare che anche in una serata di svago e divertimento come quella di sabato, un buon numero di persone ha deciso di includere nel proprio programma una visita ai nostri centri culturali. Inoltre, tra i circa cento visitatori del Museo, ci sono stati anche alcuni casalesi che non avevano mai avuto l’occasione di ammirare le opere esposte e lo stavano facendo per la prima volta quella sera dimostra come la nostra iniziativa sia stata vincente».

«Mi ha anche colpito – ha continuato l’Assessore – il buon numero di visitatori fosse composto da ragazzi e ragazze che oltre al dovuto divertimento hanno scelto anche un momento di cultura. Questo da una parte smentisce la falsa credenza che i giovani si disinteressino alla cultura e dall’altra ci conferma che la nostra opera di coinvolgimento anche di questa fascia di popolazione sta restituendo i risultati sperati».

L’estate casalese sta quindi proponendo, e continuerà a proporre, eventi che richiamano in città un sempre maggior numero di persone. Per questo motivo nei giorni scorsi si è deciso di emanare due ordinanze: «Con questi atti – ha spiegato il sindaco Giorgio Demezzi – si è voluto trovare il giusto equilibrio tra il divertimento, la festa e la valorizzazione della nostra città e del territorio nei fine settimana, con le richieste di alcuni cittadini di limitare i suoni e le iniziative nella notte. Sono convinto che, come ho già sottolineato in altre occasioni, il proporre manifestazioni che coinvolgano tutte le fasce d’età e soprattutto le più giovani andando incontro alle loro abitudini, come è avvenuto per la Notte Bianca, sia positivo, perché permette loro di rimanere a Casale Monferrato senza doversi spostare, anche per molti chilometri, in altri paesi».

12 luglio 2012

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