Sempre meno fondi a disposizione, difficoltà nella programmazione condivisa e minori risorse umane destinate ad uno degli aspetti cardini per il futuro: i giovani.
Partendo da queste problematiche, l’assessore alla Gioventù, Federico Riboldi, ha voluto convocare i soci piemontesi della Rete Iter, l’associazione, di cui il Comune di Casale Monferrato è tra i fondatori, che riunisce sessantacinque Comuni, una Provincia e sette enti no-profit italiani per promuovere l’autonomia e la partecipazione dei giovani attraverso l’innovazione delle politiche giovanili.
«L’incontro – ha spiegato l’assessore Riboldi – ha visto seduti intorno a un tavolo chi quotidianamente e direttamente si confronta con i problemi legati alle politiche giovanili, per fare il punto della situazione e, soprattutto, iniziare insieme un nuovo percorso che, con l’esperienza maturata in quasi 15 anni, possa ridare linfa vitale alla programmazione e progettazione di azioni che possano rispondere alle esigenze dei ragazzi e delle ragazze dei nostri territori».
L’idea è quella di creare un nuovo documento condiviso in cui da una parte si ribadiscano i punti fondamentali delle politiche giovanili e dall’altra si chieda un maggior impegno a livello nazionale affinché si giunga ad una legge sui giovani con risorse economiche adeguate all’importanza della materia: il futuro del nostro Paese.
«Il nostro non vuole essere un impegno vuoto o a parole – ha sottolineato Federico Riboldi -, ma un’azione concreta che metta al centro i giovani. Per questo si è deciso di ritrovarsi ancora il 24 settembre per discutere un documento programmatico condiviso e individuare percorsi che ci permettano di trovare fondi che ci consentano di sviluppare azioni concrete sul territorio. Sono comunque molto fiducioso, perché ho visto un’attenta partecipazione all’incontro di questa mattina, riuscendo a focalizzare i problemi, trovando soluzioni che nascono direttamente dalle esperienze dirette dei Comuni e degli attori economici».
18 luglio 2012