La Giunta-Fabbio aveva deciso di affidare ad un privato al gestione del parcheggio in piazza Libertà attualmente gestito dall’ATM che frutta circa 1 milione di euro all’anno, ma Rita Rossa ha revocato il provvedimento che era collegato alla realizzazione del parcheggio sotterraneo in piazza Garibaldi.
Si tratta di una specifica variante al progetto del parcheggio interrato in piazza Garibaldi, da realizzarsi secondo la procedura di project financing, predisposta successivamente all’aggiudicazione definitiva al Raggruppamento Promotore del 2 marzo 2012. Si trattava di una specie di “risarcimento” che compensava il mancato adeguamento dei prezzi
Ci spieghiamo meglio: il progetto di realizzazione del parcheggio sotterraneo risale al 2006; per mantenere le stesse condizioni a sei anni di distanza, la Giunta Fabbio aveva concesso al provato 5 anni di gestione del parcheggio in piazza Libertà.
Si tratta di due atti diversi, collegati relativamente tra di loro: la deliberazione adottata dal Comune non ha cancellato tutta la procedura relativa alla realizzazione in project financing del parcheggio interrato di piazza Garibaldi (iniziata nell’anno 2006), ma solo il contenuto della variante al progetto originario (ed alle correlate pattuizioni contrattuali), approvata il 26 aprile dalla precedente Giunta.
Nell’ambito della variante era anche previsto, tra i maggiori oneri a carico del Comune, il trasferimento al concessionario della gestione del parcheggio a raso di piazza della Libertà per un periodo massimo di 15 anni con incameramento dei relativi introiti.
Resta invece valida l’aggiudicazione al raggruppamento promotore, avvenuta il 2 marzo 2012, della concessione per la costruzione e la gestione trentennale del parcheggio interrato in piazza Garibaldi, nelle modalità previste prima che intervenisse la variante annullata.
Questa decisione potrebbe rallentare la realizzazione del parcheggio sotterraneo in piazza Garibaldi perché da ditta potrebbe ricorrere contro la delibera del Comune che annulla l’affidamento. Del parcheggio al privato.
“E’ stata una scelta impegnativa – ha commentato l’Assessore allo sviluppo urbano Marcello Ferralasco – che potrebbe dare adito ad un contenzioso con il Concessionario, ma abbiamo ritenuto indispensabile intervenire a tutela del pubblico interesse. Faremo comunque quanto possibile per giungere ad una revisione degli accordi che – nel rispetto dei legittimi interessi degli operatori – garantisca tuttavia in modo equilibrato gli interessi dell’Amministrazione cittadina.”
“Abbiamo ritenuto – ha sottolineato il sindaco , Maria Rita Rossa – che questo progetto vada ridiscusso; d’altra parte il contratto era stato adottato dalla precedente giunta 2 giorni prima della scadenza del mandato. Non vogliamo toglierci del tutto la possibilità di progettare urbanisticamente la città, oltretutto prendendo decisioni che danneggerebbero gravemente le nostre aziende, in un momento molto delicato. Abbiamo agito nell’interesse comune anche perché le opere di risistemazione di alcune aree cittadine, concordate nella variante annullata ieri, avevano una quantificazione che non bilanciava affatto i proventi derivanti dallo sfruttamento di piazza della Libertà per 15 anni. Era un patto sottoscritto a tutto sfavore della città: vedremo ora quanto sarà possibile fare per ricondurre tutto il progetto in termini più vantaggiosi per Alessandria e meno pericolosi per la sopravvivenza di ATM”.
24 luglio 2012