Il futuro culturale e teatrale della città di Alessandria è nelle mani del sindaco Maria Rita Rossa che mercoledì mattina ha incontrato l’assessore regionale alla Cultura, Michele Coppola, per discutere delle problematiche inerenti la Fondazione Teatro Regionale Alessandrino, alla luce delle recenti dimissioni del Consiglio d’Amministrazione.
“Si trattava di ragionare su come affrontare tecnicamente la questione della governance del Teatro – ha affermato Rita Rossa – anche per salvare la valenza culturale dell’istituzione teatro e le professionalità dei lavoratori e degli operatori del TRA, introducendo tra l’altro anche il tema della costruzione della prossima stagione teatrale. Questo per dare un segno di un’attività che non si interrompe al di là delle note difficoltà relative al problema dell’indisponibilità dell’edificio”.
L’assessore Coppola si è mostrato molto disponibile, condividendo l’esigenza di non fermare l’attività, impegnandosi a trovare una soluzione sulla ricostituzione del CdA in tempi brevi e apprezzando i recenti contatti con il Teatro Stabile di Torino che possono fare nascere interessanti sinergie e mantenere la stagione teatrale su alto livello pur con risorse economiche molto limitate.
“Sul tavolo sono presenti due ordini di problemi – ha commentato il Sindaco – da una parte quello di organizzare una stagione teatrale, dall’altra di riaprire il teatro in tempi ragionevolmente brevi. La Regione Piemonte destina il 30 per cento dell’addizionale Irpef ad attività culturali; questo fatto e la grande disponibilità trovata oggi ci fanno ben sperare sul lavoro che si sta mettendo in piedi. Non dimentichiamo certo le preoccupazioni degli operatori sul mantenimento del loro posto di lavoro”.
Il Sindaco ha poi incontrato il governatore piemontese Roberto Cota: “Devo ringraziare per questo la sensibilità di Riccardo Molinari – afferma il Sindaco – che si è fatto portatore col Presidente delle ragioni del nostro territorio”.
“Aldilà delle dichiarazioni di rito e di cortesia, però il problema rimane drammatico. Non solo per quanto riguarda la struttura del teatro stesso ma soprattutto per la prossima stagione degli spettacoli che viene programmata da tutti i teatri italiani proprio in queste settimane, definita a fine agisti e di norma presentata a fine settembre, perché già ad ottobre la stagione deve iniziare.
Come si può varare una programmazione senza l’organo dirigenziale della Fondazione? Chi si occuperà di stabilire il calendario? Ed i lavoratori in cassa integrazione? Che ne sarà di loro? Tutto, al momento è nelle mani del sindaco di Alessandria.
18 luglio 2012