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TORTONA: La Regione ignora la Corte Costituzionale e non cambia il Piano Scolastico. E il Comune? Non fa niente?

Stupore in città, per la presa di posizione della Regione che, almeno, per un anno, ha deciso di confermare il Piano di dimensionamento scolastico anche se una sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la legge sulla quale si basa lo stesso Piano.

La notizie è stata comunicata ieri sera, nell’ambito della riunione della sesta Commissione regionale suscitando le proteste di dirigenti scolastici e genitori tortonesi che avevano accettato obtorto collo le decisioni prese dal sindaco Massimo Berutti che aveva spezzato in due tronconi la scuola media e cancellato il Terzo Circolo didattico.

E sorgono le proteste anche da parte del preside della scuola, Carlo Buscaglia, che chiede perché solo in provincia di Alessandria è stato attuato oltre il 26% di dimensionamento scolastico, mentre in tutte le altre province del Piemonte solo il 3-4%.

 

LA STRANA POSIZIONE DELLA REGIONE

La Regione Piemonte, andando contro la logica ha deciso che il piano vigente rimane, almeno per quest’anno, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale dichiari illegittime le disposizioni normative emanate dal Governo che imponevano alle scuole dell’infanzia, elementari e medie inferiori di aggregarsi in istituti comprensivi, individuando le soglie minime di alunni per costituire le nuove autonomie scolastiche (1000, con deroga per le aree montane a 500 alunni).

La speranza è che possa cambiare tutto dall’anno prossimo: “a due mesi dall’inizio – dice il consigliere regionale Rocco Muliere –la regione ha ritenuto di non fare nulla. Il venir meno dell’imposizione statale però apre la possibilità di verificare l’efficacia del piano attuale. Ci auguriamo quindi che a fine 2012, in previsione dell’anno scolastico successivo, si ridiscuterà di alcune situazioni come quella di Tortona, che va rivista anche alla luce di questa sentenza, che dà alle Regioni la possibilità di organizzare in un certo modo il sistema scolastico.”

La Sesta Commissione, ha analizzato le ricedute sul sistema scolastico piemontese della sentenza della Corte Costituzionale n. 147 del 4 Giugno 2012 che imponevano alle scuole dell’infanzia, alle scuole primarie (elementari) e a quelle secondarie di primo grado (medie inferiori) di aggregarsi in istituti comprensivi, individuando le soglie minime di alunni per costituire le nuove autonomie scolastiche (1000, con deroga per le aree montane a 500 alunni).

“La Regione Piemonte – è stato detto in Commissione – ha già recepito l’indicazione normativa nel suo Piano di Dimensionamento scolastico, in modo meno rigido, però, ipotizzando il completamento del processo di aggregazione in un lasso di tempo di tre anni. La Corte Costituzionale, accogliendo le eccezioni avanzate da alcune Regioni, ha quindi stabilito che i criteri riguardanti il dimensionamento scolastico e le relative strategie sono di esclusiva competenza delle Regioni. In altre parole lo Stato non può imporre parametri in una materia che non gli compete. Il dato medio dei 1000 studenti (con deroga a 500 per le scuole montane) verrà quindi confermato al fine di garantire certezze agli operatori, agli studenti e alle famiglie. E’ chiaro che il venire meno dell’imposizione statale apre però la possibilità di verificare l’efficacia del piano attuale, e in futuro si potrà avere un maggiore margine d’azione per eventuali correttivi”.

 

TORTONA PAGA L’OTTUSITA’ DEGLI AMMINISTRATORI

L’ anomalia purtroppo si è verificata solo in provincia di Alessandria e questo ha creato grossi probLemi perché tutti gli altri non hanno faTto assolutamente nulla o perlomeno hanno attuato solo in minima parte il Piano.

Così per essere stati troppo solerti, adesso Tortona paga. E dire che a suo tempo in tanti avevano suggerito di non attuare il Piano, ma – è il di dirlo adesso – l’ottusità di certi Amministratori che non hanno voluto ascoltare i genitori e gli insegnanti adesso emerge in tutta la sua gravità. E a pagare adesso è la città tutta con il Terzo Circolo cancellato e la scuole media divisa.

La domanda che si pongono molti adesso è una sola: ma è possibile che una sentenza della Corte Costituzionale che dichiara illegittima una legge possa non essere accolta? Per qual motivo? E il Comune di Tortona? Dopo aver ignorato le proteste dei genitori non fa assolutamente nulla? Perché non interviene presso la Regione? E i politici? La regione è guidata dal centro destra, come il Comune di Tortona. Possibile che non si possa fare nulla?

23 giugno 2012

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