Si saprà fra una settimana se il Giudice del Tribunale di Torotna deciderà di accogliere le istanze di fallimento presentate da due privati contro l’ Atm, l’Azienda tortonese multiservizi che il Comune ha messo in liquidazione.
All’udienza, infatti, il giudice s’è riservato di riferire al collegio. Ci vorrà circa una settimana perchè il tribunale decida se rigettare o accogliere le richieste presentate da aziende creditrici.
Il liquidatore dell’azienda, Franco Timo, ha sottolineato che l’ATM ha debiti per circa 2 milioni 400 mila euro ma cespiti per circa 10 milioni, per cui non ritiene che l’azienda debba fallire ma possa essere tranquillamente “liquidata” con i dovuti tempi, però che questa procedura impone.
Sono due le istanze di fallimento notificate ad Atm; la prima era stata presentata da una società dell’Alessandrino che vanta crediti per circa 22 mila euro; la seconda, per poco più di 6 mila euro, da parte di una ditta del Tortonese. L’azienda spera di far fronte ai propri debiti vendendo le reti del gas. L’avvocato di Atm, il professor Paolo Sabbioni, ha impostato la difesa sostenendo appunto che il patrimonio di Atm ha un valore di circa 10 milioni di euro fra cespiti, reti, canile e il credito che la società vanta nei confronti del Comune di Tortona. E’ quindi molto superiore ai debiti. Al giudice ha riferito anche che è stata bandita la gara per la vendita delle reti del gas: il bando infatti è stato pubblicato giovedì.
Con il ricavato della vendita delle reti, infatti, l’Azienda Atm sarebbe in grado di pagare tutti i creditori, avanzando anche un paio di milioni di euro che rimarrebbero come utile del Comune, che detiene quasi il 100% delle azioni.
17 giugno 2012