Questa la sommaria ricostruzione dell’accaduto secondo gli agenti della Polizia Stradale di Tortona al comando dell’ispettore Valter Trovò, tempestivamente intervenuti sul posto.
E’ quasi l’una di notte, quando l’imprenditore, alla guida della propria Ferrari, lascia la città di Tortona per dirigersi verso la propria abitazione a Mandrogne. Percorre tutta la statale per Alessandria fino a Torre Garofoli, senza fare caso che dietro di lui, già da un po’ di tempo, lo segue una BMW di colore scuro.
Giunto a Torre Garofoli l’uomo trova il semaforo rosso e si ferma. E’ a quel punto che entrano in azione i banditi che lo tamponano da dietro: P.B. esce dall’auto per vedere cosa è successo ma non fa in tempo ad aprire bocca che dalla BMW sbucano due uomini, italiani, con il volto coperto da un passamontagna che iniziano a picchiarlo sferrandogli calci e pugni. L’imprenditore viene raggiunto alla testa, alla schiena e in altre parti del corpo.
I rapinatori senza alcuna inflessione nella voce ma in perfetta lingua italiana, lo obbligano a consegnare l’orologio Rolex che portava al polso e il portafoglio.
I banditi lo aprono, prendono tutto il denaro che si trova all’interno (circa mille euro) e restituiscono il portafoglio con i documenti e le carte di credito all’imprenditore. Poi, per evitare brutte sorprese, prendono la chiave della Ferrari, la gettano nei campi circostanti e si allontanano in tutta fretta.
La rapina è fulminea e dura lo spazio di un paio di minuti, perché avviene su una strada frequentata e il rischio che qualcuno possa transitare è molto alto. Infatti, da lì a breve un automobilista che si ferma a soccorrere l’imprenditore nota l’auto che si allontana.
Viene dato l’allarme e sul posto oltre alla pattuglia della Polizia stradale di Tortona, interviene l’ambulanza del 118 che trasporta il 56enne all’ospedale di Tortona dove viene medicato e giudicato guaribile in una decina di giorni.
5 giugno 2012