Spettabile redazione,
ho letto l’articolo sugli aumenti delle tariffe relative a servizi scolastici e sono giunto ad una conclusione: è probabile che nella testa dei nostri amministratori il concetto di elasticità della domanda al prezzo di un servizio sia molto distante dai loro semplici calcoli fatti con la calcolatrice.
Se avessero a mente questo piccolo concetto, infatti, saprebbero che esiste un punto di rottura oltre il quale un cliente non accede più al servizio perché lo ritiene troppo caro per essere acquistato.
I calcoli fatti di recupero dei soldi che mancherebbero fanno abbastanza ridere (dal piangere), in quanto sono proprio curioso di sapere quante famiglie di Tortona sono in grado di sostenere 300 euro al mese a bambino per un servizio di doposcuola. Se uno ha la fortuna di avere 2 figli il costo è di 600 euro, la metà di uno stipendio medio o il costo concordabile con una baby sitter per un mese.
La strada non è aumentare il prezzo ma incrementare la platea degli utilizzatori del servizio e fare pagare a tutti il giusto.
Cordialmente
Lettera Firmata
11 giugno 2012