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LETTERE IN REDAZIONE: Non è stato ancora aggiustato il “punto giallo” all’ospedale di Tortona, perché?

Egregio Direttore,

premesso che in confronto ai tanti altri problemi della nostra citta’, senza andare tanto lontano, questo e’ probabilmente il meno significativo, ritengo di dover sottolineare come quanto segnalatoLe nei mesi scorsi sia ancora attuale (14.45 di oggi). Il “punto giallo” presso il Cup – centro prenotazioni di Tortona accetta solo contanti ma non il pagamento tramite bancomat. Lo stesso biglietto scritto a mano di allora e’ esposto ancora oggi. Probabilmente alla cosa ci si e’ purtroppo abituati od e’ stata semplicemente dimenticata da chi dovrebbe garantirne il corretto funzionamento (Bre) e/o da chi ha concesso l’appalto del servizio( Asl o altro ente). Non si spiegherebbe altrimenti un “fermo macchina” di mesi. E si che parliamo di una apparecchiatura allocata nel salone del centro prenotazioni di Tortona, quindi sotto gli occhi di dirigenti e funzionari dell’Azienda sanitaria locale; azienda che immagino pretenda, se tale e’ previsto nel contratto di appalto, l’erogazione puntuale dei servizi. .

Prima di inoltrarLe questa nuova segnalazione ho chiesto, per scrupolo, via mail un chiarimento al Url dell’Asl che in data odierna, stesso mezzo, mi precisa come la gestione di tale apparecchiatura sia in carico all’Ente gestore della tesoreria vale a dire la Bre; senza precisare se e come l’Asl, a tutela dei suoi Clienti e fruitori del servizio (ammesso sia l’ente corretto concedente l’appalto), abbia o meno sollecitato il ripristino della corretta funzionalita’ ma rimandandone la responsabilita’ funzionale alla banca stessa.. Precisazione forse non dovuta ma per capire come mai il tutto sia ormai da parecchi mesi bloccato occorre anche comprendere se i ritardi nella manutenzione sono da ascrivere alla Bre, all’Asl o alla ditta manutentrice.

Ricordo che qualche anno fa, quando mi occupavo di queste problematiche per una banca, per approfondire quelli che erano i reclami dei Clienti “dimenticati” dalla nostra rete nazionale, mi sono confrontato con il direttore amministrativo di una grande clinica che, in un contesto analogo ma con piglio deciso e professionale, mi ha dato tempo tre giorni, dopo attese di settimane, per il ritorno alla normalita’ salvo disdire il contratto in essere; in cio’ supportato anche dalle lamentele dei circa mille digenti della struttura piu’ i circa quattrocento medici e paramedici della stessa. Risultato; la societa’ di manutenzione il giorno successivo inviando un nuovo tecnico semplicemente con piu’ esperienza, ha risolto il problema in 32 minuti di orologio (cronometrati). Le mie personali scuse a nome dell’Istituto, atto dovuto ma ancor piu’ sentito come obbligo nei confronti soprattutto dei degenti, hanno chiuso il problema ma soprattutto mi hanno ancora una volta dimostrato concretamente come spesso l’essere attori e non disinteressati spettatori della realta’ che ci circonda sia fondamentale per affrontare e risolvere i problemi; grandi e piccoli.

La saluto cordialmente.

Lettera firmata



 3 giugno 2012

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