A quanto è dato sapere dalle inequivocabili dichiarazioni del Presidente Filippi, l’esito della riunione svoltasi ieri in Regione sul tema del retroporto e della logistica ad Alessandria è stato a un tempo chiarissimo e desolante.

In sostanza, la Regione ha comunicato le tre seguenti cose:

– che i dieci milioni di euro a suo tempo destinati dalla Giunta Bresso per la strada di collegamento tra lo scalo merci ferroviario e la tangenziale di Alessandria sono stati cancellati e ad altro destinati;

– che il ruolo della Fondazione SLALA è ormai considerato del tutto residuale in vista della costituzione di una fantomatica “cabina di regia” tra le regioni Piemonte, Lombardia e Liguria;

– che la Regione e Finpiemonte Partecipazioni SpA, d’intesa con gli altri soci, vale a dire i porti di Genova e Savona, la Provincia di Savona ed FS Logistica, e con l’unica eccezione della Provincia di Alessandria, intendono disimpegnarsi dalla Società del Retroporto.

 

Insomma, riprendendo il titolo di un famoso film di qualche decennio fa: “Tutti a casa”. Ferme restando naturalmente, le generiche rassicurazioni di rito che l’Assessore regionale non ha fatto mancare, ribadendo la “centralità di Alessandria”, e così via.

Facciamo notare, di passaggio, che l’annuncio della “smobilitazione” da Alessandria in campo logistico, segue di poche ore la già concretamente avviata “smobilitazione” sul fronte del trasporto ferroviario delle persone, con la quale la Regione Piemonte ha cancellato definitivamente diverse linee della nostra provincia.

Tutto questo proprio nel momento in cui stanno per riprendere i lavori di un’opera ferroviaria gigantesca, il Terzo Valico, destinata a produrre gran parte dei suoi impatti e dei suoi disagi proprio sul nostro territorio.

Insomma, un vero capolavoro di arroganza e pressapochismo tra loro associati. Di fronte al quale bene ha fatto Filippi a ricordare a tutti, in primis al governo regionale ma non solo, la differenza sostanziale tra l’essere responsabili e portare la sveglia al collo.

 

 

Sarà bene, perciò, che anche da parte del Governo nazionale, più volte sollecitato, purtroppo senza esito, dai nostri parlamentari ad attivare ben più robuste modalità di concertazione con il sistema degli enti locali, si batta un colpo e si prenda decisamente in mano la situazione.

Il Ministro Cancellieri ha di recente sottolineato come il Terzo Valico, a differenza della Torino-Lione, goda di un diffuso consenso tra gli amministratori locali.

E’ bene, tuttavia, che sia lei sia i suoi colleghi sappiano che il “bonus” di responsabilità accumulato nel corso degli anni, anche in virtù del lavoro fatto dalle locali amministrazioni guidate dal centrosinistra, è soggetto ad esaurimento.

E che se qualcuno, come la Regione Piemonte, pensa di cambiare le regole a partita in corsa, può ritrovarsi a dover cambiare anche il gioco.

 

Daniele Borioli – Segretario Provinciale Partito Democratico


Fabio Barisione – Responsabile Trasporti Partito Democratico

20 giugno 2012