Egregio Dorettore,

Dal 1° luglio, dopo 39 anni di attività in INPS, vado in pensione.

Quando fui assunto, nel 1973, l’Istituto era strutturato con modo tradizionalmente burocratico, la mentalità era quella della pubblica amministrazione assolutamente autoreferenziale e il lavoro era parcellizzato.

In questi anni l’INPS ha compiuto passi da gigante: il lavoro viene svolto con modalità automatizzate, le domande di prestazione e le richieste di informazioni utilizzano, nella quasi totalità dei casi, canali telematici dedicati e l’attività dei dirigenti e dei dipendenti è indirizzata ad offrire agli utenti servizi di buona qualità e in tempi contenuti.

Si è sviluppato, nel corso degli anni, un significativo cambiamento di tipo culturale: gli operatori hanno ampie competenze e condividono la consapevolezza della valenza sociale dell’attività che svolgono e dell’importanza che il loro impegno può assumere per i cittadini.

Adesso l’Istituto è impegnato un in notevole sforzo organizzativo, dovendo gestire la fusione con INPDAP ed ENPALS, per dare vita al polo previdenziale pubblico più importante d’Europa.

C’è, da parte mia, un po’ di rammarico nel lasciare l’Istituto in questo momento e non potere vivere direttamente questa grande sfida

Insieme a me lasciano l’INPS di Alessandria 2 funzionari di riconosciuta professionalità: Lena Tortolina, che si è sempre occupata di artigiani e commercianti, e, dopo 44 anni di servizio, Vanda Conta, direttore dell’Agenzia di Alessandria, punto di riferimento provinciale per le aziende e i consulenti del lavoro.

A Voi tutti e agli utenti un sentito ringraziamento per l’attenzione che mi avete prestato e per la sempre cortese disponibilità dimostrata.

Carlo Fenaroli


20 giugno 2012