L’iter del bilancio consuntivo 2011 del Comune di Novi Ligure dimostra ancora una volta la debolezza della sinistra novese in tema di civica amministrazione.

Innanzitutto, la tanto sbandierata revisione dei residui attivi (tasse dovute, ma non riscosse) e passivi (debiti non pagati dal Comune alle imprese ed ai fornitori) poteva – anzi, doveva – essere fatta ben prima, già nel 2009 ad inizio mandato di questa giunta, come atto di trasparenza, oppure a seguito delle ripetute indicazioni date dai consiglieri di opposizione.

Ed invece si è aspettato di farsi tirare in ballo dalla Corte dei Conti (la seconda volta negli ultimi due anni, come media non c’è male).

Secondo, questa revisione ha costretto gli uffici del Comune a spulciare per diverse settimane qualcosa come 1199 pratiche concernenti residui attivi (ossia entrate spettanti al Comune, ma che l’amministrazione da anni non riscuote) e ben 3560 pratiche concernenti residui passivi (ossia soldi che spettano ai creditori del Comune, e che l’amministrazione da anni non paga).

Un lavoro enorme, di cui diamo atto a chi lo ha fatto, ma che dimostra su questo tema il cronico disinteresse della giunta, che prima della ricerca d’archivio chiesta al dott. Moro ed al suo ufficio di fatto ignorava la reale portata di questa situazione.

Terzo, in questi anni l’amministrazione non è stata capace di recuperare crediti per milioni di euro e, dato che al potere ci sono sempre loro, dubitiamo che sia capace di farlo in futuro.

Quale conseguenza? Ovvio: si aumenteranno le tasse a chi le ha sempre pagate: lavoratori dipendenti, pensionati, quelli insomma che pagano sempre, e pagano per tutti, anche per i “furbi” che impunemente continueranno a non farlo.

 Il coordinatore cittadino del Pdl – Andrea Scotto


24 giugno 2012