Egr. Direttore,
poche righe per esprimere la mia opinione sulla Pediatria di Tortona.
Ieri mattina sono stata contattata dall’asilo nido frequentato dal mio bambino, perché aveva la febbre a 38.8, sono andata prenderlo e nel frattempo ho chiamato la pediatra che però era in ferie. Visto che era quasi mezzogiorno e quindi la pediatria sostitutiva non mi avrebbe ricevuto, ho deciso di portarlo in pediatria per un controllo visto che il bambino aveva anche la tosse.
Passo dal pronto soccorso per aprire la pratica e mi reco in pediatria, qui una gentile dottoressa mi dice che quando un bambino ha la febbre , bisogna tenerlo a casa, dargli la tachipirina e osservarlo per vedere le conseguenze portate dalla febbre (esempio eruzioni cutanee). Perché portarlo qui?
Mi domando che funziona ha la pediatria? Se non per appoggiare i genitori per ogni dubbio, preoccupazione per la salute del proprio figlio?
Capisco che una semplice febbre e risolvibile con poco a casa, ma con un bimbo di un anno e mezzo è comprensibile un po’ di apprensione?
E’ possibile che una pediatria abbia orari di visita al mattino e al pomeriggio e se vai fuori orario hanno da dire? E di notte non c’è un pediatra?
E poi raccolgono le firme per no farla chiudere, ci vorrebbe sicuramente un’altra organizzazione
Senza dimenticare che se richiedi una visita in pediatria e non passi dal pronto soccorso e superi il reddito previsto paghi anche il ticket. . . .
Grazie per il tempo che mi ha dedicato.
Nadia Mandirola
Francamente ci ha un po’ sorpreso il racconto della lettrice perché abbiamo sentito parlare sempre bene della Pediatria di Tortona. Io stesso, ogni volta che ne ho avuto bisogno ho sempre trovato molta disposnibilità da parte degli operatori, ad ogni ora del giorno e della notte, ma si trattava di dieci anni fa……
Il direttore
15 giugno 2012