Riporto una sintesi del pezzo apparso su OGGI CRONACA e firmato Severino Mastarone di Castelnuovo Scrivia. Non toccava certo a me replicare, ma conoscendo bene Severino mi è parso giusto assumermi questo sgradito onere, sia pure con brevi flash per non annoiare il chi ha gli occhi foderati di salame e, come la Cancellieri, non vuole sapere perché sabato 2500 persone sono sfilate ad Arquata contro il TAV TERZO VALICO.
Inizio, per correttezza, con quanto scrive Rino, ex-ferroviere e mio amico, da molto tempo perso di vista, insieme alla moglie Marisa Valente, funzionaria CGIL ad Alessandria.
GLI AMBIENTALISTI SEGUONO LE LOBBY DEL TRASPORTO SU GOMMA
Le scrivo perché tento di riuscire a capire quali possano essere le ragioni che convincono tante persone, certamente in buona fede, a costituire comitati e in generale ad avversare con tanta veemenza e convinzione i progetti di potenziamento della rete ferroviaria italiana.
C’è stato un tempo nel quale il movimento ambientalista era fortemente favorevole ad un riequilibrio del trasporto delle merci e delle persone, ancora oggi fortemente sbilanciato verso il trasporto su gomma, ed era convinzione diffusa che occorressero grandi sforzi, quindi investimenti, per adeguare, anzi potenziare la rete ferroviaria.
Ora, quello che proprio non mi riesce di capire, è il motivo per cui attualmente questi movimenti di opposizione alla realizzazione di importanti opere strategiche si manifestano solo per progetti che riguardano la realizzazione di nuove linee ferroviarie.
Perché nulla si sente quando si tratta di una nuova autostrada ? ( … )
Per questi pochi ma importanti esempi, non so se per mia disattenzione, ma proprio non mi riesce di ricordare grandi battaglie, movimenti popolari o altro, che cercassero di ostacolare le opere.
Quando si tratta di ferrovia, la musica è sempre la stessa: meglio razionalizzare l’esistente, disastri ambientali, mafia o ‘ndrangheta, speculazione, spreco di danaro pubblico, corruzione, ecc. ecc.
Egr. Direttore, io mi sono fatto una opinione: la lobby del trasporto su gomma, che notoriamente in Italia è potentissima, con diverse tecniche, favorisce la crescita e la diffusione di movimenti spontanei localistici che nascono dallo scontato malcontento di ristrette realtà, e che normalmente esauriscono in fretta la propria spinta propulsiva, e lo fanno per un proprio tornaconto, che non coincide affatto con gli interessi generali o di tutela ambientale. Penso sia solo una questione di lobby assolutamente nascosta sotto una coltre di ipocrisia.
Severino Mastarone – Castelnuovo Scrivia
Caro Rino,
– non capisco questa tua lagnanza di fronte alle potenti truppe cammellate degli ambientalisti contro il povero e bistrattato T.A.V. Perché questa preoccupazione? Proprio ieri la ministra Cancellieri ti ha rassicurato dicendo, a Torino, che lungo il percorso Genova-Tortona non c’è manco un gatto che si oppone al TAV Genova-Milano, e che tutti, proprio tutti, lo vogliono. Quindi tranquillo! Tu fai parte del 100% che vuole Tav e Tac, mentre io rappresento lo zero per cento che crede che lo sviluppo sia ben altra cosa.
– “C’è stato un tempo nel quale…”. Ma caro Rino, è così anche adesso. Noi abbiamo fatto proposte precise per investire nella ferrovia, ad esempio nel quadruplicamento della strozzatura Tortona-Voghera che tu sai, avendo lavorato alle officine di Voghera, quanto sia nefasta. Continuiamo a parlare di merci su ferro, di servizi efficienti per i pendolari, di linee a semplice binario da raddoppiare. Un altro esempio: il nostro ultimo volantino era titolato
“Dieci ragioni per dire No al Terzo Valico – Sì al rilancio delle Ferrovie”
Non sei convinto? Per favore soffoca la tua repulsione e vatti a leggere le precise motivazioni e proposte che sono raccolte sul sito www.Comitatiscrivia.it alla voce trasporti.
– Gli ambientalisti ce l’hanno solo con il TAV? Ma dove vivi? A Castelnuovo? Ebbene allora saprai che attorno al tuo paese ci si è battuti per evitare l’accerchiamento di ben quattro centrali termoelettriche e di un gigantesco smaltitore di rifiuti pericolosi e qualcuno ne ha pagato le conseguenze.
Ah, già, ma tu non c’eri!
Si collabora con i comitati lombardi che si battono contro l’autostrada Mortara-Broni.
Non lo sapevi?
Ci si batte ora contro la più grande centrale ad incenerimento biomasse, così dicono, dell’Italia del nord…
ma tu non hai partecipato ad alcun momento di incontro e di azione su questa problematica-
Nel contempo ci si è battuti per rendere il nostro affluente più fruibile, per mettere a salvaguardia le poche zone intatte, si piantuma ovunque sia possibile, i volontari si organizzano per pulizie periodiche dei corsi d’acqua, dei fossi, dei cavalcavia, Si cerca di favorire ogni iniziativa che punti ad una agricoltura ecocompatibile e la produzione di energia alternativa tramite il solare e i processi anaerobici.
Non lo sapevi? Ma guarda che la colpa è tua e non nostra!
– Veniamo al dunque, ossia a ciò che mi ha convinto a non tacere. Tu sostieni che gli ambientalisti, soprattutto quelli di ispirazione localistica tipo il Gruppo ambiente di Castelnuovo o il più recente “Per un futuro sostenibile” “che si muovono per il proprio tornaconto”, sono dei burattini, peggio ancora degli ipocriti, manovrati dalla “lobby del trasporto su gomma”.
Accidenti! Grazie per questo giudizio così “lusinghiero” a nome di tutti e …scusami, anche mio che, sbagliando, ritenevo di avere in te un amico che sapeva discernere le persone non solo per le idee che professavano ma soprattutto per la coerenza di vita che li ha caratterizzati.
Non sto a replicare a questa strampalata accusa di servilismo nei confronti di qualcuno. Conosco tanti camionisti nel mio paese, padroncini o dipendenti, persone degnissime, ma mai mi sono sognato, prima di scrivere un pezzo o avviare una iniziativa, di andare a chiedere loro il permesso.
– La tua affermazione è tanto buffa che mi ricorda un fatto che allora mi fece sorridere e che ha qualche affinità con la tua tesi. Te lo racconto, speranzoso di strapparti un sorriso facendoti dimenticare un attimo questo terribile mondo dominato dagli ambientalisti alieni e ipocriti.
Estate 1992, una assemblea presso Gavi sul piazzale di un distributore il cui gestore aveva organizzato l’incontro. Una settantina di persone sedute a cerchio sull’asfalto. Un paio di interventi sul tema dell’allora Supertreno MI-GE. Poi mi alzo io e chiedo la parola qualificandomi, come chi mi aveva preceduto, per nome, cognome e paese di origine. A quel punto un signore, che poi mi dissero avere comportamenti strani e varie fobie, comincio a sbraitare nei miei confronti dicendo che se venivo da Castelnuovo Scrivia ero certamente un infiltrato, un provocatore, una specie di agente segreto inviato dai fratelli Pietro e Marcellino Gavio, miei conterranei.
Ti confesso che dapprima rimasi un po’ sbigottito, poi mi venne da ridere.
Esattamente come mi è capitato ora con te leggendo che sono uno dei lacché della lobbi dei camionisti.
Nonostante tutto, con simpatia,
il tuo compaesano Antonello Brunetti
2 giugno 2012