Egregia Redazione,
ho letto la vicenda dei 40 braccianti agricoli e per una informazione più completa, vorrei raccotnare cosa succede a Castelnuovo Scrivia
Nell’ufficio del sindaco Luise tutte le mattine c’è la fila di persone che non riescono a pagare l’affitto e le bollette, che hanno perso il posto di lavoro e chiedono aiuto. Lo Stato ha tolto ogni finanziamento oltre alla quota che serve per pagare i dipendenti. Gli amministratori, mi risulta, ci mettono soldi di tasca propria per portare avanti piccole iniziative.
Abbiamo in paese una quarantina di ex libici che, in attesa di comunicazioni superiori, vengono ospitati da un anno e direi nel migliore dei modi e con la totale disponibilità delle strutture che i castelnovesi hanno creato nell’ultimo secolo.
In paese da anni funziona con l’apporto di alcuni volontari una scuola per gli extracomunitari con il coordinamento di Gianni Girani. Due settimane fa c’è stata la festa interculturale nell’ex Don Orione.
L’ex sindaco Gianni Tagliani ha dedicato la scorsa settimana parecchie ore per istruire un gruppo di ex-libici che lavoreranno per la pulizia del paese e che riceveranno, oltre all’ottima assistenza ordinaria, piccole ricompense che usciranno dalle tasche dei componenti della Giunta comunale.
In poche parole la situazione è difficile, ma il Comune è attentissimo, nei limiti del possibile, sia alle esigenze dei locali, sia agli extracomunitari che hanno ormai superato il 10% della popolazione complessiva.
Ho l’impressione che nelle dichiarazioni che leggo sui giornali non emerga questa presenza attiva e convinta del paese nei confronti degli immigrati.
Lettera firmata
26 giugno 2012