La Regione Piemonte, con i soldi pubblici sostiene la stampa locale gestita da soggetti privati ed eroga contributi per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa del periodico e per l’abbonamento ad un massimo di due agenzie di stampa ad informazione regionale. Cinque editori in provincia di Alessandria ne hanno fatto richiesta e sono stati “premiati” grazie ad un’apposita legge regionale che consente loro di ricevere questi contributi.
Hanno ricevuto denaro: Sette Giorni (contributo totale di 2.264,48 €), Opera Diocesana Preservazione della Fede Tortona (contributo totale di 875,95 €), Editrice Monferrato (contributo totale di 13.790,76 €), L’Ancora (contributo totale di 8.308,42 €) e la Fondazione Sant’Evasio (contributo totale di 1.990,85 €)”.
Complessivamente su tutto il territorio regionale sono stati erogati ben 300 mila euro a fondo perduto dalla Regione.
La domanda che sorge spontanea è: per quale motivo si erogano contributi a soggetti privati che già guadagnano in pubblicità e nelle vendite dei loro giornali?
Perché una parte della nostra addizionale regionale deve essere regalata a privati che hanno i loro introiti?
Non conosciamo tutti i soggetti a cui sono stati dati i nostri soldi ma possiamo assicurare che quelli che conosciamo hanno un’attività stabile con dipendenti e crediamo che nessuno lavori in perdita altrimenti avrebbe già chiuso.
Siamo convinti, inoltre, che non sono poche migliaia di euro erogati dalla regione a salvare un editore o impedirne la chiusura.
E allora perché regalare 300 mila euro? Non era meglio darli ai poveri bisognosi piuttosto che regalarli agli editori?
Le domande sono legittime perché di fatto la Regione aiuta già i giornali cartacei pagando (e bene) la pubblicità di una pagina intera che viene effettuata alcune volte all’anno sui vari periodici locali e questo rientra nei vari rapporti commerciali che esistono tra due diversi soggetti.
Proprio per questo motivo chiediamo: che senso ha, allora, erogare anche dei contributi a fondo perduto?
MOTIVAZIONI INCREDIBILI
Il contributo più sostanzioso lo ha ricevuto l’Editrice Monferrato con sede a Casale Monferrato, seguito da l’Ancora di Acqui Terme e Settegiorni di Tortona.
“Nel quadro degli obiettivi di promozione culturale, scientifica, sociale ed economica della collettività piemontese – dice il consigliere Regionale del Piemonte Marco Botta di Casale Monferrato – nel rispetto delle norme comunitarie e statali in materia, la Regione sostiene, promuove e valorizza lo sviluppo sul proprio territorio della piccola imprenditoria editoriale, quale componente del patrimonio culturale e linguistico piemontese, strumento della diffusione delle conoscenze e dell’informazione ed elemento del sistema delle piccole e medie imprese piemontesi. Con questo atto la Regione Piemonte dimostra quanto sia importante sostenere la stampa di informazione periodica locale. Viene sostenuta sia la distribuzione locale e la diffusione della stampa periodica di informazione, nonché la promozione della definizione e attuazione di progetti per la diffusione, l’analisi e la lettura della stampa d’informazione locale”.
3 giugno 2012