Preferisce ritornare in carcere piuttosto che scontare la pena agli arresti domiciliari tra le mura domestiche perche i suoi familiari, a suo dire, gli rendevano la “vita impossibile”, privandolo della sua “libertà personale”.
Così si è giustificato Maurizio Carelli, 44 anni, residente in via Negri a Casale Monferrato, davanti ai poliziotti del Commissariato che erano andati a prelevarlo per portarlo in carcere e sono rimasti allibiti dalla sua reazione: l’uomo, infatti, si è dimostrato felicissimo di andare in carcere.
Carelli era stato condanmnato agli arresti domiciliari fino al 26 settembre per vari episodi di furto aggravato, compiuti ai danni di distributori automatici di bibite, ubcati presso vari edifici pubblici, ma nei giorni scorsi è stato condannato per il medesimo reato ad altri due mesi di detenzione.
Singolari appaiono le motivazioni che hanno spalancato nuovamente le porte del carcere al carelli, che ha scelto di “rientrare volontariamente” nell’istituto carcerario per scontare la pena, anziché rimanere in casa con i suoi congiunti, poiché, a suo dire, questi ultimi gli rendevano la vita impossibile.
15 giugno 2012