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ALESSANDRIA: Un poliziotto aggredito in carcere e scoppia la protesta. “Lasciati troppo soli”

Un agente della Polizia penitenziaria è stato aggredito e malmenato da un detenuto. La guardia carceraria ha riportato lesioni non gravi, ma è l’episodio ha suscitato proteste e preoccupazioni perché non è un caso isolato. Già in passato, infatti si sono verificati episodi analoghi ed è per questo che il consigliere regionale marco Botta ha presentato un’interrogazione in regione chiedendo maggiore protezione per la Polizia carceraria.

“Riteniamo opportuno e doveroso che la Regione Piemonte rinnovi l´invito al Governo, in particolare al Ministro della Giustizia, ed alle Istituzioni penitenziarie per arrivare a definire, come sosteniamo da tempo, circuiti penitenziari differenziati in relazione alla gravità dei reati commessi, con particolare riferimento al bisogno di destinare, a soggetti di scarsa pericolosità o che necessitano di un percorso carcerario differenziato (come i detenuti con problemi sanitari e psichiatrici), specifici circuiti di custodia attenuata anche potenziando il ricorso alle misure alternative alla detenzione per la punibilità dei fatti che non manifestano pericolosità sociale e l’espulsione dei detenuti stranieri in Italia”. Questa la richiesta dell’Interrogazione presentata dal Consigliere Regionale Marco Botta a Palazzo Lascaris, dopo la nuova aggressione agli agenti della Polizia Penitenziaria al carcere San Michele di Alessandria.

 27 giugno 2012

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