Un ricordo ai militari caduti e a quelli che hanno ben operato, la consapevolezza di mettere la propria vita al servizio della gente, ma anche il problema dell’età e del rischio checorrono i carabinieri quando ad oltre 50 anni devono inseguire banditi di 30 anni con riflessi molto più veloci. Questo e tanto altro è stata la cerimonia per il 198esimo Anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri che è stato celebrato martedì mattina nel cortile della caserma “Scapaccino” sede del Comando provinciale.
Una grande cerimonia con i carabinieri schierati, la banda militare, i gonfaloni dei vari comandi e tutte le autorità, non solo di Alessandria ma anche dei comuni della provincia che hanno voluto tributare il giusto riconoscimento a chi, ogni giorno, mette la propria vita al servizio della collettività, della gente.
Il Comandante provinciale, Marcello Bergamini, dopo i ringraziamenti di rito, ha iniziato il suo discorso ricordando le 5 vittime dell’incidente stradale del 5 maggio scorso, morti mentre andavano a partecipare al Raduno nazionale dei carabinieri, poi il brigadiere Riccardo Zaglio che ancora giovane è morto a causa di una malattia e poi è entrato nel cuore del problema parlando delle norme che modificheranno il sistema pensionistico anche dei carabinieri mettendo in guardia sui rischi che si corrono, non solo per gli agenti, ma per la collettività stessa.
“Desidero sottolineare – ha detto il colonnello Marcello Bergamini – la necessità di tener conto della specificità degli operatori delle forze di Polizia. Noi non siamo degli impiegati che certamente possono serenamente e proficuamente svolgere il proprio lavoro a 30 anni come a 60 (magari anche meglio avendo accumulato esperienza). Lavorando sulla strada è tutto diverso: la reattività di una persona 30 anni è certo maggiore di quando ne compirà 50 o più. E’ difficile che si possa continuare per decenni in una turnazione giornaliera che prevede una o due notti alla settimana. Quando l’efficienza fisica è palesemente a sfavore è più arduo continuare a salvaguardare la sicurezza pubblica e di ogni cittadino.”
Bergamini ha annunciato che i piccoli comandi sul territorio verranno potenzianti e ogni sede avrà un minimo di 6 carabinieri. In provincia ce ne sono ancora 8 di “stazioni” che non raggiungono questo organico ed a breve verranno equiparate a tutte le altre.
Il ministro della Salute Renato Balduzzi nel suo discorso si è più volte soffermato sull’importanza che i carabinieri hanno per il territorio e per la gente, elogiando il compito che svolgono quotidianamente.
La cerimonia si è conclusa con le onorificenze consegnate ai militari che si sono distinti in servizio: Elogio ufficiale al maresciallo capo Vittorio Gasparini, al vice Brigadiere, allo scomparso Riccardo Zaglio e al carabiniere scelto Gabriele Lalli, tutti in servizio all’epoca a Fubine per un’operazione antidroga avvenuta tar il febbraio 2009 e il mese maggio 2010 che porto al sequestro di oltre 1 Kg di cocaina; al luogotenente Davide Guidetti e al maresciallo Roberto Di Stefano per un’operazione effettuata in Afghanistan e a tutto il Nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Casale Monferrato per aver sgominato una banda di moldavi con l’arresto di 10 persone e il sequestro di 12 Kg di marijuana okltre al recupero di merce per oltre un milione di euro.
5 giugno 2012