Pesante attacco del presidente Paolo Filippi contro la strategia usata dalla Regione Piemonte per quanto riguarda il settore logistico dopo l’incontro che si è svolto ieri in Regione al quale hanno preso parte l’Autorità Portuale di Genova, l’Autorità portuale di Savona, il Comune di Genova, Finpiemonte Partecipazioni S.p.A., Fondazione Slala, FS Logistica, Provincia di Alessandria e Provincia di Savona, che aveva per tema la logistica in Provincia di Alessandria.

Paolo Filippi

“Se la Regione Piemonte pensa che il senso di responsabilità possa essere considerato come una disponibilità a farsi colonizzare in cambio di promesse generiche – dice Filippi – e di un azzeramento unilateralmente deciso degli accordi pregressi si sbaglia di grosso. Siamo stati convocati a Torino e pensavamo di dover discutere su come rilanciare il progetto della logistica sul nostro territorio e dare seguito agli accordi sottoscritti. Abbiamo registrato invece l’intenzione della Regione di chiamarsi fuori dalla società del retroporto di Alessandria e di disimpegnarsi da Slala. Due decisioni, che per quanto ci riguarda confermano quanto noi avevamo pubblicamente denunciato ovvero che la Regione Piemonte considera l’Alessandrino come un’area ‘residuale’ su un fronte che invece è per noi fondamentale anche al fine di realizzare sul nostro territorio gli impegni che noi ponemmo quale condizione per accettare il Terzo Valico ferroviario.”

Secondo Fili l’atteggiamento dimostrato dalla Regione Piemonte , al di là di qualche generica rassicurazione di rito si configura come un vero e proprio ribaltamento delle condizioni sulle quali si sono costruiti in questi ultimi dieci anni gli accordi territoriali tra Liguria e Basso Piemonte.

“Se dovesse restare questo l’orientamento della Regione – ha concluso Filippi – è chiaro che ci troveremmo costretti a far prevalere sul senso di responsabilità fino ad oggi dimostrato verso i progetti di sviluppo di scala regionale e nazionale , in campo infrastrutturale e logistico, il nostro dovere di tutelare gli interessi del territorio e delle comunità in esso insediate; anche se tale dovere dovesse comportare la nostra contrapposizione alle posizioni regionali e statali. Per quanto mi riguarda , se non c’è strategia logistica sul nostro territorio, il Terzo Valico è inutile.”

 20 giugno 2012