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ALESSANDRIA: Rita Rossa davanti alla Corte dei Conti “Ci vorranno 5 anni per sanare il Bilancio in rosso del Comune”


L’intero mandato per sanare il Bilancio “In rosso” del Comune. Questo ha detto il sindaco Rita Rossa all’udienza davanti alla Corte dei Conti che si è tenuta martedì a Torino. Insieme al sindaco erano presenti l’ assessore al Bilancio, Pietro Bianchi il direttore della Direzione Economico Finanziaria, Antonello Paolo Zaccone, per la verifica complessiva sulla situazione finanziaria del Comune di Alessandria e il presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Nicola Tattoli.

La Corte si è ritirata in Camera di Consiglio ed entro pochi giorni emetterà la pronuncia conclusiva e decreterà se per il Comune di Alessandria potrà essere dichiarato il dissesto o se le misure prospettate da Rita Rossa potranno essere sufficienti.

Il primo cittadino ha fatto presente l’esigenza “di procedere senza indugio, ad una prima analisi dello stato finanziario avendo finalmente accesso alle documentazioni necessarie”.

 

CINQUE ANNI PER SANARE IL BILANCIO?

“Il risanamento – ha detto Rita Rossa davanti alla Corte dei Conti – dovrà passare non soltanto attraverso manovre finanziarie ma anche atti concreti che riportino la finanza comunale all’interno della legittimità. Il piano di risanamento non potrà che essere pensato nel medio periodo e impegnare i 5 anni dell’intero mandato. Per questo ho voluto indicare figure tecniche nei settori chiave dell’Ente, e, dopo la nomina del Direttore del Settore Economico Finanziario, ho scelto l’assessore Bianchi, esperto di Diritto societario, affinché possa seguire da vicino anche la partita delle partecipate che è ancora tutta da verificare”.

Il Sindaco ha poi descritto i primi provvedimenti assunti, dalla revoca della Deliberazione sul ricorso al TAR contro la Sezione di Controllo della Corte dei Conti, alla costituzione di parte civile nel procedimento penale della Procura di Alessandria contro l’ex sindaco, Piercarlo Fabbio, l’ex assessore Luciano Vandone e l’ex ragioniere capo, Carlo Alberto Ravazzano.

Ha poi citato la Deliberazione straordinaria per corrispondere gli stipendi Amiu, l’annullamento d’ufficio dell’accertamento TIA di oltre 2,5 milioni di euro e dei 15 milioni derivanti dalla ‘gara Amiu – Iren’ per la concessione del servizio di raccolta rifiuti e la revoca della Deliberazione relativa alla gara per la concessione del servizio di smaltimento (Aral).

“Tutti i giorni viviamo in una fase di straordinarietà – ha aggiunto Rossa – il pregresso porta con sé una situazione molto grave, basti pensare alla lettera con cui la Banca di Legnano, titolare della Tesoreria comunale, ci ha comunicato la procedura di incaglio. Dobbiamo ristabilire un minimo di legittimità e siamo a disposizione per accogliere tutte le indicazioni, non solo per il risanamento e la regolarità amministrativa ma perché siamo convinti che, attraverso queste, si troveranno anche nuove opportunità per la città”.

 

CHIUDEREMO LE SOCIETA’ PARTECIPATE INUTILI COME SVIAL E VALORIAL

L’assessore alle Finanze, Pietro Bianchi, ha posto l’accento sulla necessità di analizzare con attenzione la situazione delle partecipate affermando di avere già richiesto a tutte le società le documentazioni aggiornate al 31 maggio 2012 e di aver invitato i Consiglieri di Amministrazione ad astenersi, fino al 30 settembre, dal ricevere emolumenti.

“L’analisi serve a precisare i confini (valori, debiti, potenzialità) – ha dichiarato l’Assessore – in modo da potere elaborare anche una strategia delle dismissioni. È nostra intenzione chiudere il prima possibile tutte le società con oggetti sociali che non hanno nulla di strategico per il Comune ma rappresentano un costo. Intendiamo liquidare velocemente Svial e Valorial perché non c’è motivo di tenerle in vita. Per le altre, pensiamo di accorpare il più possibile per far nascere sinergie virtuose e facilitare i controlli da parte del Socio maggioritario, che è l’Amministrazione comunale. I rapporti con le banche sono al momento deteriorati, è una situazione difficile che ha costi alti per il Comune.

Un esempio è la cessione dei crediti Amiu per cui tutti i pagamenti debbono essere canalizzati in favore della Barclay Bank di Londra per cui il Comune si è trovato in difficoltà al momento di pagare gli stipendi ai dipendenti: dovremo convincere la Banca a cambiare queste condizioni. Una razionalizzazione delle partecipate è dovuta perché quasi tutte le oltre 30 società hanno avuto risultati negativi e non possiamo permetterci di perpetuare le perdite”.

 

DA TROPPI ANNI ALESSANDRIA VIVE AL DI SOPRA DELLE SUE POSSIBILITA’

Il direttore della Direzione Economico Finanziaria, Antonello Paolo Zaccone, ha sottolineato che gli interventi che andranno messi in atto “incideranno sulla carne viva della città per un’amministrazione che da troppi anni vive al di sopra delle proprie possibilità”. Ha manifestato l’intenzione di introdurre solo 2 centri di spesa, uno alla Direzione Lavori Pubblici e uno al Provveditorato, in modo da poter tenere sotto controllo, in ogni momento, la disponibilità monetaria: “Una delle cause di questa situazione drammatica – ha commentato Zaccone – sta nella miriade di società sottoposte a blandi controlli”.

Ha poi espresso la volontà di potenziare in modo significativo la Direzione Tributi e Finanze per migliorare la riscossione delle entrate: “Siamo un Comune in cui, a fronte di 800 persone che spendono, ce ne sono solo una ventina che incassano”.

12 giugno 2012

 

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